La durata del green pass ridotta a 9 mesi già da inizio dicembre. E’ questa una delle principali misure su cui il governo nazionale sta lavorando in queste ore con l’obiettivo di contenere la quarta ondata del Covid ed evitare che la situazione degeneri in vista del Natale.
Al vaglio il “super green pass”
Questo è sicuramente uno dei principali provvedimenti che il Consiglio dei ministri esaminerà tra mercoledì e giovedì prossimi, dopo un parere del Cts. L’idea è proprio quella di ridurre da 12 a 9 mesi la durata del certificato verde, anche se nella comunità scientifica c’è chi chiede addirittura che scenda a 6 mesi. Prima però, lunedì o più probabilmente martedì, il presidente del Consiglio Mario Draghi vedrà le Regioni, con i governatori in pressing per ottenere il ‘doppio binario’ per il certificato verde: il super green pass per chi si vaccina o è guarito, per entrare in ristoranti, cinema e stadi, mentre chi fa il tampone potrà solo accedere ai posti di lavoro e ai servizi essenziali.
Le sollecitazioni
Oggi la sollecitazione di turno è arrivata dal presidente della Calabria Roberto Occhiuto, con la ministra per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini che definisce di “buon senso” la proposta: “non si può penalizzare” in caso di cambi di colore l’85% degli italiani vaccinati. L’attenzione e la disponibilità ad ascoltare le Regioni, ripetono fonti di governo, ci sono, ma ogni eventuale discussione in merito sarà strettamente legata all’andamento della curva e alla situazione di terapie intensive e reparti ordinari, i due parametri che fanno scattare i cambi di colore e che per ora tengono.
L’idea di fondo
Al momento la linea tracciata da Palazzo Chigi è quella della massima attenzione all’evoluzione della curva epidemiologica, con la consapevolezza che le scelte fatte nei mesi scorsi e ora adottate anche da altri paesi, a partire dal green pass nei posti di lavoro, hanno permesso di contenere la forza del virus.
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