Il mare continua a restituire le vittime del naufragio del 26 febbraio scorso a Steccato di Cutro, nel Crotonese, in Calabria.
Sono stati trovati, infatti, altri cinque corpi: di un bambino tra i 7 e gli 8 anni, di una bimba di circa 3 anni, e di tre adulti, due uomini e una donna, di cui ancora non si conosce l’età.
Il corpo del piccolo è stato individuato a Praialonga, a diversi chilometri di distanza dal luogo della tragedia. Quello della bambina, invece, è stato trovato nelle acque di Steccato di Cutro.
Sale, quindi, a 35 la triste conta dei minori deceduti nel naufragio e diventano 26 quelli compresi nella fascia d’età tra 0 e 12 anni. Di conseguenza, sono 86 le vittime accertate.
Sul luogo degli ultimi ritrovamenti si sono recati il medico legale e gli esperti della polizia scientifica per l’accertamento dell’età delle vittime. Tuttavia, è difficile il riconoscimento dopo 17 giorni in acqua. All’appello mancano ancora 15 persone e le ricerche lungo tutta la costa proseguono senza sosta.
Lo scrittore Roberto Saviano, intervistato dal quotidiano La Stampa, ha attaccato il Governo Meloni: “Le morti di Cutro sono la conseguenza delle dichiarazioni e delle promesse di Meloni, Salvini e Piantedosi. Sono le loro parole che diventano azione politica”.
Sulla dichiarazione di Giorgia Meloni che afferma di avere la coscienza pulita sul tema, Saviano ha detto: “Forse Meloni è troppo indulgente con la propria coscienza” e sull’operato del governo ha aggiunto: “È sicuramente naufragata l’idea edulcorata che qualcuno coltivava su questo governo. Chi si aspettava un cambio di rotta rispetto alle bestialità pronunciate in campagna elettorale deve fare i conti con un esecutivo che ha sfidato il ridicolo col decreto anti-rave, ha gestito malissimo il caso Cospito e ora, di fronte a decine di persone morte in mare a 100 metri dalle nostre coste, non è capace di abbassare la testa e dire: mi dispiace, ci dispiace, non accadrà più”.
Infine, rispondendo a chi lo definisce avvoltoio che specula sui morti, l’autore di Gomorra ha dichiarato: “In queste ore sono morte molte persone, il numero è talmente alto che possiamo, a buon diritto, parlare di strage. Vite che potevano essere salvate, tutte. Solo questo conta. E gli avvoltoi vanno cercati tra le file di chi blatera di bloccare le partenze senza spiegare come”.