È salito a 21 – 19 dei quali bambini – il bilancio delle vittime della strage nella scuola elementare Robb, di Uvalde, in Texas, negli Stati Uniti d’America. A sparare è stato il 18enne Salvador Ramos, ucciso dalle forze dell’ordine, dopo avere preannunciato sui social media la sua terribile azione. Ha agito da solo.
Si è trattato dell’attacco più mortale in una scuola degli USA da quando un uomo uccise 20 bambini e 6 adulti alla Sandy Hook Elementary di Newton, nel Connecticut, quasi un decennio fa. Appena 10 giorni dopo che un altro uomo, armato e col giubbotto antiproiettile, ha ucciso 10 tra dipendenti e clienti di un supermercato di Buffalo.
Joe Biden, presidente degli Stati Uniti d’America, parlando alla Casa Bianca, ha affermato: “Quando, in nome di Dio, agiremo contro la lobby delle armi. Sono stanco, dobbiamo agire”. E ancora: “Questo genere di sparatorie di massa raramente accadono altrove nel mondo. Perché? Questo genere di sparatorie di massa non accadono mai con la stessa frequenza con cui avvengono in America. Perché siamo disposti a convivere con questa carneficina? È ora di trasformare questo dolore in azione”.
I bambini uccisi frequentavano soprattutto la terza e la quarta elementare. Morta anche un’insegnante. Si è appreso che Ramos, prima di cominciare la strage, ha anche colpito la nonna: si trova in condizioni critiche in ospedale. Tra i feriti anche due poliziotti che dovrebbero farcela, uno dei quali è stato centrato mentre cercava di proteggere gli studenti.
Si è appreso che Salvador Ramos aveva acquistato due fucili il giorno del suo 18° compleanno. Secondo quanto riferito, due fucili d’assalto sono stati acquistati in un negozio nella contea di Uvalde il giorno del suo compleanno.
Identificate le prime vittime: Uziyah Garcia aveva 8 anni. Xavier Lopez, 10 anni, alunno di quarta elementare alla Robb Elementary. La sua famiglia ha confermato che è morto nella sparatoria.
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