Lo stop al green pass si avvicina. Oggi il Consiglio dei ministri dovrebbe approvare un nuovo decreto contenente il calendario dell’allentamento delle restrizioni, comprendente tutte le riaperture. E anche l’addio alla certificazione verde anche se, come certifica Gimbe, i contagi stanno nuovamente aumentando.
Di fatto si sta assistendo a una risalita dei contagi e si è iniziato a temere che qualche restrizione potesse restare. C’è chi pensa che alcune restrizioni non debbano essere tolte ma c’è anche chi pensa al contrario. L’esperto Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del San Martino di Genova, ritiene ad esempio che il green pass deve essere eliminato a qualsiasi condizione, anche nel caso in cui si ritorni a 200mila contagi al giorno.
Ma cosa succederà alla certificazione verde? Bassetti ha spiegato che il Covid continua a circolare – soprattutto con la variante Omicron – e i contagi potrebbero anche salire a 100-200mila al giorno. “Ma dobbiamo abituarci a questo su e giù – dice convinto – se questo incremento non porta a un aumento dei ricoveri da malattia grave non dobbiamo preoccuparci e quindi si deve aprire tutto”. Per Bassetti il green pass deve essere “mandato in soffitta”, mentre andrebbe mantenuto l’obbligo di vaccino per gli over 50 fino al 15 giugno. Il green pass dunque per l’esperto non ha più senso e deve essere mandato in pensione sia quello base che quello rafforzato.
Secondo Bassetti in questa fase è possibile prendersi dei rischi che lui definisce “calcolati”: “Abbiamo imparato a usare strumenti come la mascherina, il lavaggio delle mani e il distanziamento, ci sono e li possiamo usare per difenderci ogni volta ma non devono essere più obbligatori”.
Ma il governo vorrebbe abolire il super green pass anche per lavorare. L’obbligo per gli over 50 di certificato verde rafforzato dovrebbe sparire, probabilmente dall’1 aprile, quando non sarà più in vigore lo stato d’emergenza. A quel punto sul lavoro potrebbe bastare il green pass base. Inoltre dal 15 giugno dovrebbe arrivare anche lo stop all’obbligo vaccinale per i lavoratori con più di 50 anni così come per il green pass sul lavoro.
Il certificato verde base presto non servirà più per l’ingresso negli hotel e per fare sport, se dovesse essere confermata la linea prevista dal governo. Resta l’obbligo, invece, su bus, metro, treni e aerei. L’obbligo di green pass dovrebbe essere eliminato anche per i luoghi all’aperto come bar, ristoranti, spettacoli e feste. Poi uno step successivo potrebbe arrivare a maggio, con l’ipotesi dello stop del green pass anche al chiuso.