Prendere la patente costerà ancora di più a causa dell’aumento dell’Iva deciso dal Governo nazionale che farà lievitare il costo fino a 1000 euro. Una decisione che non è piaciuta ai titolari delle autoscuole italiane che oggi faranno una serrata e non faranno svolgere gli esami di guida.
L’amento è stato deciso l’Agenzia delle Entrate che, sulla base di una sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea del marzo scorso, ha stabilito che debba essere revocato il regime di esenzione Iva alle lezioni di scuola guida con il conseguente aumento del 22% sull’intero percorso di conseguimento della patente. ma non basta. Secondo l’Agenzia delle Entrate il provvedimento riguarda tutte le annualità fiscali aperte e dunque avrà valore retroattivo perché dovrà essere applicato a tutte le patenti conseguite dal 2014 in poi. In questo modo si conta di incassare una decina di milioni di euro tassando 3,8 milioni di patenti conseguite dal 2014 e dal 2018.
L’iniziativa delle autoscuole tanto originale quanto forte va contro il governo giallo-rosso, Renzi-Zingaretti-DiMaio-Conte che ha aumentato di improvviso l’Iva al 22% nei confronti della autoscuole. Addirittura questa imposta sarà retroattiva.
Sulla questione interviene anche Alessandro Pagano, vice presidente del gruppo Lega alla Camera dei Deputati. “Siamo profondamente contrari a questo aumento – dice – perché le scuole guide sono gli unici enti di formazione e un presidio di legalità per tutte le persone over 18, dopo le scuole dell’obbligo. Il diritto a circolare nelle strade e gli obblighi di legge in materia stradale vengono impartiti dalle autoscuole che dovrebbero essere aiutate, non penalizzate”. Pagano ha anche annunciato una interrogazione alla Camera.
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