Un giovane esemplare di Poiana è stata raggiunta da colpi d’arma da fuoco, sul versante calabrese dello Stretto di Messina. Il rapace è particolarmente protetto da leggi nazionali ed europee, e sebbene non possa essere scambiato per altra specie cacciabile continua ad essere vittima di atti di bracconaggio.
L’animale è stato trovato agonizzante su un terreno agricolo del Comune di Cittanova. Lo stesso proprietario del terreno ha consegnato il rapace alle Guardie volontarie dell’A.N.P.A.N.A., Comando di Cittanova e successivamente è stato affidato al CABS per essere portato al Centro Recupero Animali Selvatici (CRAS) di Messina.
La speranza adesso è che le immediate cure prestate dal veterinario del CRAS, Dr. Fabio Grosso, possano permettere una completa ripresa del giovane rapace che gli permetta di tornare a volare libero.
Quanto in atto, con i numerosi atti di bracconaggio che si continuano a registrare, rappresenta una vera e propria strage silenziosa e continuata. A denunciarlo è il CABS, che sottolinea altresì l’insufficienza dei controlli in moltissime aree del territorio. Secondo i protezionisti se i controlli fossero più seri questi atti non si verificherebbero o quanto meno sarebbero meno frequenti ed impuniti. Già nel mese di ottobre un’altra Poiana era stata centrata dai pallini di piombo.
“In un Paese che si volesse definire serio – constata il CABS – la caccia sarebbe già stata sospesa da tempo per lo straripante numero di casi di bracconaggio”.
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