Il tennista italiano Jannik Sinner, numero uno al mondo e fresco vincitore degli US Open, è ufficialmente prosciolto da ogni accusa di doping. L’Agenzia Mondiale Antidoping (Wada) ha deciso di non fare ricorso contro la sentenza emessa dall’International Tennis Integrity Agency (Itia) lo scorso 19 agosto. L’agenzia aveva scagionato Sinner dopo la positività riscontrata al Clostebol, uno steroide contenuto accidentalmente in una pomata cicatrizzante usata per un massaggio durante il torneo di Indian Wells.

Un caso che si chiude

L’Itia, dopo un’accurata indagine, aveva dichiarato il numero uno del mondo “non colpevole” per l’assunzione del Clostebol, rilevato in quantità minime nel suo organismo. Il termine ultimo per un eventuale ricorso da parte della Wada era fissato alla mezzanotte del 9 settembre 2024, ma non è stato presentato. Questo ha portato alla chiusura definitiva del caso, garantendo l’innocenza del campione altoatesino.

Licenziamenti nello staff

Nonostante la sua assoluzione, due membri dello staff di Sinner, il preparatore atletico Umberto Ferrara e il fisioterapista Giacomo Naldi, sono stati licenziati a seguito della vicenda. Entrambi erano coinvolti nella gestione degli aspetti fisici e medici del tennista.