I talebani «verranno per le persone come me e mi uccideranno. Sono seduta qui in attesa che arrivino. Non c’è nessuno che aiuti me o la mia famiglia. Sto solo seduta con loro e mio marito. Non posso lasciare la mia famiglia. E comunque, dove andrei?».
Queste le parole della 27enne Zarifa Ghafari, la sindaca più giovane dell’Afghanistan, rilasciate al New York Times.
La giovane, da sempre in prima linea per i diritti delle donne, è stata nominata sindaca nell’estate del 2018 dal presidente Ashraf Ghani: è una delle poche donne ad aver mai ricoperto un incarico governativo nella città molto conservatrice di Maidan Shar. «Sono distrutta. Non so su chi fare affidamento. Ma non mi fermerò ora, anche se verranno di nuovo a cercarmi. Non ho più paura di morire».
Il padre di Zarifa, il generale Abdul Wasi Ghafari, è stato assassinato il 15 novembre dello scorso anno, appena 20 giorni dopo il fallimento del terzo attentato alla sua vita.
Matteo Ricci, sindaco di Pesaro e coordinatore dei sindaci del Partito Democratico, su Twitter ha scritto: «Zarifa Ghafari, sindaca più giovane in Afghanistan, sostenitrice dei diritti delle donne. Come altri è in pericolo: chiedo al Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli e al Ministro Luigi Di Maio di attivare i canali diplomatici necessari a costruire corridori umanitari».
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