- Il governo Conte ottiene la fiducia e resta in carica
- 156 i sì che bastano per restare in sella ma non per garantire governabilità
- Conte non ha, invece, la maggioranza assoluta di 161 voti
- Governo salvato dai senatori a vita e da due ex Forza Italia
Il Senato ha votato la fiducia al
Governo Conte: 156 sì, 140 no e 16 astenuti (tutti di
Italia Viva, eccetto due che hanno scelto di assentarsi).
La presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha chiesto di visionare i filmati per verificare la validità del voto del ritardatario Lello Campolillo del Movimento 5 Stelle, poi confermato e del senatore Nencini, anche quello confermato, portando, così, il totale dei sì a 156.
Tra i sì a Conte anche due senatori di Forza Italia, Andrea Causin e Maria Rosaria Rossi, dichiarati fuori dal partito subito dopo.
La fiducia a Conte, dunque, arriva, ma con la maggioranza relativa. Per la maggioranza assoluta a Conte sono ancati 5 voti perchè avrebbe dovuto incassarne 161.
A favore del govrnohanno votato anche i 3 senatori a vita che non sempre, anzi raramente, partecipano ai lavori parlamentari. Di fatto il governo va avanti senza Italia Viva ma conuna maggioranza al Senato che non gli permetterà alcuna serenità, Bisognerà costruire il consenso provvedimeto per provvedimento perchè i voti disponbili non bastano a far approvare norme e leggi nella Camera alta.
Consapevole della situazione è il Partito democratico che sta tentando in tutti i modi di ricucire con Italia Vva o almeno con parte del partito di Renzi perchè senza almeno altri 5 voti no si potrà andare avanti nella sostanza anche se si potrà fare nella forma.
Adesso la palla passa al Presidente della Repubblica che, in linea diprincipio, dovrebbe dare il via libera a Conte per prosegure in qusta esperienza di governo quando salirà al Colle ma già le opposizioni invitano Mattarella ad attivare le sue prerogative e tenere sotto stretta sorveglianza la governabilità politica.
Da Forza Italia arriva, oltre l’immediata espulsione dei due senatori che hanno votato contro le indicazioni di partito e a favore del governo, arriva la sottolineatura proprio dell’ingovernabilità e l’invito a Mattarella a dire no al govrno. Da Fratelli d’Italia edalla Lega l’invito addirittura ad avviare il percorso per andare alle urne perché nonostante il
covid19 se si può andare lavorare si può anche andare a votare.
Sullo sfondoItalia Viva che ha dato il via a tutto qusto e che si è astenuta al momento del voto di fiducia perchè molti dei senatori renziani hanno espresso chiaramente la loro indisponibilità a porsi in opposizione agli ex compagni del Pd
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