Le scuole superiori riapriranno l’11 gennaio e non il 7. Lo ha deciso il Consiglio dei Ministri. La riapertura avverrà al 50%. Stando a quanto si è appreso, il premier Giuseppe Conte ha dovuto mediare tra la posizione del Partito Democratico che puntata al 15 e del MoVimento 5 Stelle e Italia Viva che, invece, chiedevano di ripartire già dal 7.
Nella nota del CDM si legge, quindi, che il decreto approvato «interviene sull’organizzazione dell’attività didattica nelle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado, con la previsione della ripresa dell’attività in presenza, per il 50 per cento degli studenti, a partire dal prossimo 11 gennaio». Le scuole elementari e medie, invece, riapriranno regolarmente giovedì 7 gennaio.
Già noti i primi distinguo, come quello di Nino Spirlì, il presidente facente funzioni della Regione Calabria: «Sto per firmare l’ordinanza che prevede la tutela totale dei nostri ragazzi. Ci tengo alla cultura ma per me adesso la priorità è la vita dei ragazzi, dei loro genitori e, soprattutto, dei nonni. I ragazzi hanno capacità incredibile di reazione non sono degli inetti. In questa fase ogni tipo di assembramento è pericoloso».
«I ragazzi hanno 8/9 luoghi di contagio, li vogliamo o no tutelare? – ha aggiunto – Noi non li vogliamo privare della scuola, stiamo consigliando anche la didattica a casa. I ragazzi fanno tutto on line, dagli acquisti alla socializzazione. Questo negazionismo è diventato aberrante. Noi stiamo mettendo a disposizione dei nostri giovani il progresso per andare avanti in modo sicuro».