I giudici del TAR del Lazio hanno sentenziato che è giusto sospendere dal lavoro e dallo stipendio i docenti non vaccinati e il personale scolastico sprovvisto di Green Pass.
Così è disposto in un passaggio del decreto con cui i giudici del Tribunale Amministrativo Regionale hanno respinto il ricorso presentato in via cautelare da un’associazione sindacale della scuola contro l’obbligo della certificazione verde per il personale scolastico.
«L’automatica sospensione dal lavoro e dalla retribuzione e la mancata adibizione del personale scolastico ad altre e diverse mansioni – si legge nel provvedimento – è correttamente e razionalmente giustificabile alla luce della tipicità delle mansioni del personale scolastico, specie di quello docente».
Quindi, è stata bocciata la richiesta di sospendere in via cautelare le disposizioni adottate dal ministero dell’Istruzione per il personale della scuola. Il ricorso sarà ulteriormente esaminato da un sezione collegiale del Tar del Lazio in una camera di consiglio già fissata per il prossimo 5 ottobre.
Sul tema, intervistato da Famiglia Cristiana, è intervenuto il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi: «La posizione del Governo è chiarissima: chi ha il Green pass può andare a scuola, chi non ce l’ha perché ha rifiutato il vaccino per scelta, sarà considerato assente ingiustificato e dal quinto giorno verrà sospeso, senza ricevere lo stipendio. È difficile pensare di assegnare a queste persone altre mansioni perché la scuola è un luogo di relazioni».
«Lasciarli a casa con lo stipendio sarebbe irrispettoso per coloro che hanno avuto la responsabilità di immunizzarsi e si sono presentati al lavoro anche in condizioni difficili – ha aggiunto -. Detto questo, ricordo che nessun settore della nostra società ha aderito in maniera così massiccia alla campagna vaccinale come gli insegnanti e il personale scolastico. Voglio ringraziarli. Siamo quasi al 90% con alcune regioni come Campania, Puglia e Friuli dove la quasi totalità dei docenti è vaccinata».
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