• Parole grosse tra Paolo Brosio e Fabrizio Pregliasco in TV.
  • Lo scontro sull’efficacia del vaccino anti Covid-19.
  • Brosio è contro il green pass.

A L’aria che tira, il programma di La7 condotto da Myrta Merlino, c’è stato un duro scontro tra Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’IRCCS Istituto Galeazzi Milano, e Paolo Brosio, giornalista e personaggio televisivo.

Brosio, raccontando la sua esperienza con il Covid-19, ha detto, rivolgendosi al virologo: “In quei 25 giorni di ricovero sono stato con diversi medici e ho potuto constatare la realtà dei fatti, toccandola con mano: le persone che vengono curate subito, nei primi tre giorni della malattia, non vanno in terapia intensiva. Nessuna di loro. E pochissimi ci lasciano la pelle. Quindi, avremmo potuto risparmiare migliaia di vite umane”.

E Pregliasco ha reagito così: “Ma no! Non è vero, basta dire queste cose”. Brosio, però, ha rincarato la dose in questo modo: “C’era quella disgraziata normativa che impediva le autopsie. Una cosa vergognosa” e si è definito un “testimone oculare”. E il virologo: “Ma cosa c’entra? Sono stupidaggini”.

Ma non finisce qui. Brosio ha anche affermato che, dal momento che il coronavirus muta, il vaccino non può proteggere. E Pregliasco, perdendo le staffe, risponde così: “Ma basta con questo virus mutante! Non diciamo stronzate, per favore. Basta, basta, basta, basta! Non diciamo imbecillità”.

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