Sono ancora in corso le operazioni di soccorso dopo lo scontro frontale tra due treni in Grecia, vicino alla città di Larissa. Il bilancio è di 36 morti ma è destinato ad aumentare.
A bordo del treno passeggeri c’erano oltre 350 persone: l’incidente ha causato vagoni disseminati e mucchi di detriti. Il servizio antincendio greco ha dichiarato che 66 passeggeri sono in cura presso l’ospedale per le loro ferite, di cui 6 in terapia intensiva.
Il ministro dei Trasporti del Paese Kostas Karamanlis si è dimesso, affermando che il sistema ferroviario ereditato dal governo non era “all’altezza degli standard del XXI secolo”.
I due treni hanno viaggiato sullo stesso binario per molti chilometri prima dell’impatto, come riportato da ERT, emittente televisiva greca. Il treno passeggeri aveva cambiato corsia ed era passato su un binario di carico prima di entrare in collisione frontale con il treno merci.
Le immagini dal luogo della tragedia hanno mostrato colonne di fumo denso che fuoriuscivano dai vagoni rovesciati e lunghe file di veicoli di soccorso accanto ad essi. La maggior parte dei passeggeri coinvolti nell’incidente erano studenti universitari.
L’incidente ha sollevato interrogativi sulla integrità dell’infrastruttura ferroviaria in Grecia. In effetti, il Paese ellenico ha il tasso di mortalità ferroviaria più elevato dal 2018 al 2020 tra le 28 Nazioni del Continente, secondo un rapporto del 2022 dell’Agenzia dell’Unione Europea per le Ferrovie.
Il ministro ha affermato che “è un fatto che abbiamo ricevuto un sistema ferroviario in uno stato che non è all’altezza degli standard del XXI secolo”, sottolineando che negli ultimi tre anni e mezzo il governo aveva “fatto ogni sforzo per migliorare questa realtà” ma “non è stato sufficiente per prevenire un incidente così grave. E questo è molto pesante per tutti noi e per me personalmente”, annunciando le dimissioni “come segno minimo di rispetto per la memoria delle persone che sono morte così ingiustamente”.
Sul fronte delle indagini, la polizia greca ha arrestato il responsabile di una stazione ferroviaria a Larissa: un uomo di 59 anni che comparirà davanti al Procuratore.
Inoltre, il premier greco Kyriakos Mitsotakis, in un discorso alla Nazione, ha affermato: “Tutto dimostra che il disastro, purtroppo, è stato principalmente causato da un errore umano”.