Uno scienziato russo, con legami stretti con l’Università di Edimburgo (Scozia), che stava lavorando a un vaccino contro il Covid-19, è stato trovato morto a San Pietroburgo.
Il biologo si chiamava Alexander “Sasha” Kagansky, 45 anni, noto per il suo lavoro contro il cancro, precipitato in mutande da un finestra al 14° piano di un grattacielo. Le indagini sono in corso e, stando a quanto si è appreso, è stato arrestato un sospetto.
Il dr. Kagansky, assistente professore a Vladivostok, aveva lavorato ad Edimburgo per 13 anni, fino al 2017. Di recente è stato anche direttore del Centro di Medicina Genomica e Rigenerativa presso l’Università Federale dell’Estremo Oriente Russo.
Testate locali, come Moskovsky Komsomolets (MK), hanno riferito che lo studioso ha «sviluppato un vaccino contro il coronavirus» ed è morto «in circostanze strane». Ma non sono stati diffusi altri dettagli sul farmaco.
Stando a una testimonianza, lo studioso si era recato a San Pietroburgo per visitare le tombe dei suoi familiari e per incontraro un vecchio compagno di scuola di nome Igor Ivanov. La polizia ipotizza che ci sia stata una rissa prima della caduta di Kagansky dal 14° piano.