Giovedì scorso, 14 novembre, presso una scuola media di Scanzano, frazione di Castellammare di Stabia, un’insegnante di sostegno è stata violentemente aggredita da circa trenta genitori che hanno fatto irruzione nell’istituto. La donna ha riportato un trauma cranico e si trova ora ricoverata in ospedale. Anche il padre della docente, intervenuto per difenderla, ha subito una frattura al polso.

Le accuse infondate e il contesto sui social

L’aggressione sarebbe scaturita da voci diffuse sui social, secondo cui la docente avrebbe commesso presunti abusi sessuali sugli alunni. Nonostante le gravi accuse, nessuna denuncia formale è stata presentata contro la donna. Gli inquirenti stanno valutando anche un altro episodio legato alla vicenda: la docente aveva recentemente sospeso uno studente sorpreso a fumare nei bagni della scuola.

Minacce e hackeraggio: un clima ostile

Ad agosto, i profili social dell’insegnante erano stati hackerati, con la pubblicazione di post falsi a suo nome. Nei giorni precedenti l’aggressione, la donna aveva ricevuto numerose minacce, alcune anche di morte, tramite chat. Questo clima di avversione crescente potrebbe aver contribuito all’attacco fisico da parte dei genitori.

L’appello del parroco contro la violenza

Oggi, durante la messa domenicale, il parroco del quartiere, don Catello Imperato, ha invitato alla calma, condannando la “giustizia fai da te”. “Chiediamo perdono – ha detto nella chiesa di San Michele – quando abbiamo agito in questo modo, anziché aspettare i tempi del Signore e la sua giustizia, che non è punizione ma amore e misericordia”.

Misure di sicurezza per la ripresa delle lezioni

Per prevenire ulteriori tensioni, una gazzella dei carabinieri presidierà domani, lunedì 18 novembre, l’ingresso della scuola media di Scanzano, come richiesto dalla preside dell’istituto Donatella Ambrosio. La docente aggredita, attualmente in malattia, non sarà presente in classe. Tuttavia, alcuni genitori continuano a chiedere il suo allontanamento, minacciando di ritirare in blocco i propri figli dalle lezioni.

Le indagini e il ruolo dei carabinieri

Le indagini dei carabinieri si concentrano sull’identificazione dei partecipanti all’aggressione per accertare le responsabilità individuali. Dall’esame dei telefoni cellulari della docente e di alcuni alunni non sono emersi elementi che confermino le accuse di molestie. Nessuna traccia di video compromettenti, di cui alcuni genitori avevano parlato, è stata trovata. Inoltre, l’Ufficio scolastico regionale ha disposto l’invio di ispettori, attesi a Scanzano nei prossimi giorni per fare chiarezza sull’intera vicenda.