L’autore della strage familiare di Sassuolo (Modena) è Nabil Dahari, tunisino di 38 anni, che ha ucciso la compagna Elisa Mulas, i figli di 2 e 5 anni e la suocera, Simonetta Fontana. Poi si è tolto la vita. A quanto pare, come raccontato da una vicina di casa, Nabil non accettava la fine imminente della relazione con Elisa.
Come riportato dal Resto del Carlino, però, c’è anche un sopravvissuto: un anziano ultranovantenne, il bisnonno dei due bambini, il padre della suocera uccisa. L’anziano si trovava a letto nel corso della strage perché in precarie condizioni di salute per una malattia.
Si è appreso inoltre, che la donna uccisa (impegnata in lavori di pulizia) era stata minacciata anche da un altro uomo, con cui aveva avuto una relazione e la prima figlia. Lo riporta la Gazzetta di Modena, spiegando che Elisa era stata maltrattata quando era incinta. L’uomo, un marocchino di 40 nni venne poi condannato a otto mesi per stalking, poi prescritti. La Corte di appello, però, ha confermato anni fa la sua perdita della potestà genitoriale sulla figlia, oggi 11enne e che ieri mentre la madre, la nonna e i fratellastri sono stati uccisi, era a scuola. La denuncia – riporta il quotidiano – risale al 2010, quando lei aveva deciso di lasciarlo dopo essere rimasta incinta. Quando Elisa lo allontanò, lui avrebbe iniziato a perseguitarla. Tra le altre cose l’avrebbe minacciata di morte: “Ti ucciderò, ti pianto un coltello nella pancia”.
L’autore della strage, invece, lavorava in un supermercato.