Ad aprire il 72° Festival di Sanremo è stato Achille Lauro con il brano Domenica. L’artista veronese ha dedicato la sua performance alla madre, nel giorno del suo compleanno.
Su Facebook, infatti, Achille Lauro ha scritto: ” Oggi 61 anni fa nasceva mia madre. Oggi 61 anni dopo le regalo l’apertura del Festival di Sanremo. Ancora oggi guardo questa donna nello stesso modo. Le madri sono esseri divini, ci danno la vita ogni giorno. Oggi, in un nuovo inizio, vi omaggio del mio battesimo. Che dio ci protegga. Hallelujah”.
Infatti, alla fine dell’esibizione, Achille Lauro si è rovesciato sul viso acqua da una conchiglia di metallo, simulando un battesimo.
Achille Lauro, sempre su Facebook, approfondendo il suo gesto sul palco dell’Ariston, ha scritto: “Mi sono interrogato sul senso del mio essere, del mio essere di passaggio, del mio essere umano. Il palco è lo stesso. Io, invece, no”. E ancora: “L’inizio. Il primo istante. L’importanza delle prime volte”.
È come i cani che si annusano, oh no
Oppure i gatti che girano al porto
Negli occhi è rock ‘n’ roll
Sembra ti tocchino
Oh my God
Città peccaminose
Donne pericolose
L’amore è un’overdose
150 dosi
Oh sì, sì
Fanculo è Rollin’ Stone
Ah ah ah
È zucchero e lampone
Mi ingoia come un boa
Lei dice “come osi”
Poi mi spoglia
È come un ladro
No
Le tratto bene se no si innamorano ah, ah
Più tardi in camera
Sì poi ti chiamerò
È come fosse domenica
Baby, è ancora presto, presto
È come fosse domenica
Si domani poi vedrò
Come no
È come fosse domenica
Domenica
È come fosse domenica
Domenica
Oh no, no
E se li fisso non rispondono
Esco dal bagno con 3 figli e moglie
E mamma guarda come dondolo
Ho un brutto voto dopo il compito
La sposo? La sposo, come no
Le voglio bene ma mi dò per morto
Ah ah ah
Sta vita è un roller coaster,
Romanzo rosa, no piuttosto un porno
Oh
È come fosse domenica,
Baby è ancora presto, presto
È come fosse domenica
Sì, domani poi vedrò
Come no
È come fosse domenica
Domenica
È come fosse domenica
Domenica