A una settimana dalla prima puntata del Festival di Sanremo numero 70, il direttore artistico Amadeus ha conceesso un’intervista a Leggo a cui ha sottolineato che i brani scelti «sono una bella playlist che può essere suonata in radio per intero dal giorno dopo Sanremo. Una playlist che piacerebbe a mio padre che ha 82 anni e a mio figlio che ne ha 11. Io credo che sia un grande Festival».
«Un rocker come Piero Pelù per la prima volta in gara, Rita Pavone che ci torna dopo 48 anni, Irene Grandi porta una canzone di Vasco. Queste cose non possono passare in secondo piano», ha aggiunto Amadeus che ha proseguito: «Non ho riempito delle caselle. Ho fatto delle scelte dettate dalla mia esperienza: lavoro in radio dagli anni Settanta. Posso dire di conoscere i gusti della gente».
Per quanto concerne le presenze femminili, Amadeus ha detto che sono «in linea con la proporzione di quelle che hanno proposto canzoni. Ma non mi sembra ci sia differenza con il passato. Anzi. Se proprio vogliamo dirlo, questo Sanremo è più rosa di tanti altri. E lo è per una questione di merito e non di un calcolo a tavolino. Ho scelto canzoni e ospiti per il loro valore, per quel che rappresentano e non con un algoritmo. Altrimenti lo facevamo fare al computer».
Infine, a proposito delle polemiche degli scorsi giorni, Amadeus ha affermato: «Si è innescata una strana combinazione in cui alcune persone hanno deciso di attaccarmi. Ho già chiesto scusa a tutti e ribadisco che mi dispiace che qualcuno possa essersi sentito offeso da quelle parole», sottolineando che la critica che l’ha offeso di più è «sentirmi accusare di sessismo da persone che mi conoscono bene e che sanno che non è vero. Mi è servito a capire chi sono gli amici e chi no».
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