Ci sono novità sul caso della 18enne Saman Abbas, scomparsa da oltre un mese dopo essersi opposta ad un matrimonio combinato dai genitori, che, stando alla testimonianza di un minorenne, sarebbe stata uccisa dallo zio Hasnain Danish, attualmente ricercato dai carabinieri e dalla Procura di Reggio Emilia.
«Secondo me l’ha uccisa strangolandola, anche perché quando è venuto a casa non aveva nulla in mano», ha detto il minorenne. Danish avrebbe «pianto molto» e minacciato il minore «di non dire nulla ai carabinieri, con conseguenza la mia uccisione».
Invece, non avrebbe detto nulla su dov’è stato nascosto il cadavere. La notte tra il 30 aprile e l’1 maggio, sempre secondo la testimonianza, lo zio avrebbe detto ai genitori: «Ora andate in casa. Ora ci penso io».
Isabella Chiesi, procuratrice capo di Reggio Emilia, riferendosi a un’intervista del padre in cui afferma che la giovane è vita e si trova in Belgio, ha detto: «Proseguono le ricerche dei resti della persona offesa, che purtroppo reputiamo sia deceduta. Riscontri positivi su quello che ha detto il padre non ce ne sono. Abbiamo appurato che in Belgio non c’è la ragazza». Per la Procura è stato un omicidio premeditato.
Infine, si vedono tre uomini con abiti scuri, uno con la pala, uno con un sacchetto e un terzo con un altro attrezzo, nei frame diffusi dai carabinieri e nel video relativi al 29 aprile scorso che riguardano la scomparsa della giovane indiana. Secondo l’ipotesi investigativa nelle immagini si vedono lo zio e i due cugini di Saman mentre stanno andando a scavare la fossa dove occultare poi il corpo della giovane.
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