Come finanziare nel 2023 quota 102 per le pensioni? Con un miliardo di euro da prendere dal reddito di cittadinanza di chi potrebbe lavorare.

Questa la proposta di Matteo Salvini, come anticipata dallo stesso vicepresidente del Consiglio, presente nel nuovo libro di Bruno Vespa La grande tempesta.

Il leghista ha spiegato: “Per realizzare il progetto nel 2023 secondo i calcoli dell’INPS serve poco più di un miliardo. Lo recupereremo sospendendo per sei mesi il reddito di cittadinanza a quei 900mila percettori del reddito che sono in condizioni di lavorare e che già lo percepiscono da diciotto mesi”.

E Vespa poi ha chiesto: la quota flessibile proposta dal ministro del Lavoro Marina Calderone? L’ipotesi di mandare in pensione 470mila lavoratori tra i 61 e i 66 anni con 35 anni di contributi e una riduzione proporzionale dell’assegno? “Va benissimo anche questa. Per i medici ospedalieri e il personale sanitario pensiamo di muoverci in maniera opposta. Quando hanno maturato l’età e i contributi per andare in pensione, se accettano di restare al lavoro prendono lo stipendio maggiorato di una parte dei contributi che lo Stato dovrebbe versargli”.

Mulè: “Proposta di Salvini? È vediamo se posso”

Secondo Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera dei Deputati, “l’ipotesi lanciata da Matteo Salvini di tagliare un miliardo dal reddito di cittadinanza per finanziare quota 102 mi sembra una sorta di vorrei e vediamo se posso, un intanto la dico poi vediamo se si può fare”.

Mulè, ospite del Caffè della domenica di Maria Latella su Radio 24, ha aggiunto: “sul reddito di cittadinanza è certo che il governo debba intervenire, non abolendolo ma rivedendolo in profondità soprattutto per quanto riguarda le politiche del lavoro”.

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