Nel quartiere Admiralteysky di San Pietroburgo, in Russia, un grave incidente ha coinvolto un autobus che è precipitato dal “ponte dei baci” nel canale della Moika dopo uno scontro con un’auto di car sharing.
L’incidente ha causato la morte di 3 passeggeri e il ferimento di altre tre, di cui due in gravi condizioni. L’autobus è rimasto immerso nelle acque della Moika per un’ora e mezza, come riferito da fonti sui social media. Le autorità di polizia della città e della regione di Leningrado hanno arrestato l’autista, mentre sono stati avviati due procedimenti penali.
Secondo le informazioni preliminari riportate da Ria Novosti, al momento dell’incidente c’erano circa 20 persone a bordo dell’autobus.
Le accuse della moglie dell’autista
La moglie dell’autista, secondo quanto riportato dai media russi, ha dichiarato che i dirigenti della compagnia privata per cui lavorava avevano obbligato suo marito a guidare nel turno mattutino nonostante avesse già lavorato per 20 ore consecutive il giorno precedente.
Le autorità di San Pietroburgo hanno rivelato che il proprietario della compagnia di autobus era stato multato 23 volte per svariate violazioni alla guida.
Nella città russa, la maggior parte dei servizi di autobus è gestita da compagnie private. È stata avviata un’indagine penale per presunte violazioni del codice stradale e per la fornitura di servizi di trasporto non sicuri.
Un video di sorveglianza mostrato dai media russi ha catturato l’autobus mentre procedeva a grande velocità, compiva una brusca svolta sul ponte e collidendo con un altro veicolo prima di sfondare la barriera e precipitare nell’acqua.
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