“La guerra civile è ufficialmente iniziata”. Così, su Telegram uno dei canali legati al Gruppo Wagner, diffondendo le immagini di un elicottero russo che sarebbe stato abbattuto a Voronezh dai mercenari di Prigozhin dopo che quest’ultimo li aveva attaccati. In quella città, a 600 chilometri da Mosca, infatti, sono segnalati scontri a fuoco.
“Uno dei convogli del Gruppo Wagner è stato attaccato nella regione di Voronezh. Anche l’aviazione sta lavorando. La guerra civile è ufficialmente iniziata”, hanno scritto su Telegram.
Prigozhin: “Siamo patrioti”
Inoltre, c’è stato un nuovo messaggio di Evgeny Prigozhin, il fondatore del gruppo Wagner, secondo cui Vladimir Putin “si sbaglia di grosso quando parla di tradimento della patria: siamo patrioti, abbiamo combattuto e combattiamo”.
Prigozhin ha così risposto al videomessaggio del presidente russo, che ha puntato il dito contro una “insurrezione armata” definita “tradimento della Russia e del popolo”.
Prigozhin ha detto che “nessuno intende su richiesta del presidente o dell’FSB o di qualcun altro, di presentarsi pentito”, respingendo le richieste di interrompere l’ammutinamento. E ancora: “Siamo dei patrioti che non vogliono che il Paese viva in povertà, nella corruzione, oppresso dalla burocrazia. Siamo patrioti e chi si oppone a noi, sono quelli che si stringono attorno ai lestofanti”.
Giorgia Meloni: “Ho convocato i ministri competenti”
Giorgia Meloni, presidente del Consiglio dei Ministri, dopo l’incontro con il cancelliere federale austriaco Karl Nehammer, ha affermato: “Non è facile leggere esattamente cosa stia accadendo. Appena tornerò ho convocato i ministri competenti e l’intelligence italiana per avere elementi maggiori per giudicare la vicenda. Non sono in grado né di dire molto di più né di fare pronostici su come le cose possano andare. Quello che mi interessa è la questione ucraina, non dobbiamo distogliere l’attenzione dal sostegno all’Ucraina sulla quale l’Europa ha dimostrato una compatteza, lucidità e capacità strategica che no sempre si era vista in passato e su questa strada dobbiamo continuare”.
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