Funzionari iraniani hanno confermato al New York Times che la Russia ha iniziato a fornire all’Iran apparecchiature avanzate di difesa aerea e radar. La richiesta, avanzata da Teheran, è stata soddisfatta dal Cremlino, sebbene il tipo specifico di equipaggiamento consegnato non sia stato dettagliato. Attualmente, l’Iran possiede già sistemi di difesa aerea S-300 di fabbricazione russa, mentre Mosca dispone del più avanzato sistema S-400.

Incontro di alto livello tra Iran e Russia

La consegna delle armi avviene in un contesto di rafforzamento delle relazioni tra i due Paesi. I media statali iraniani hanno riportato l’incontro di ieri tra il nuovo presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, e il capo del Consiglio di Sicurezza russo, Sergei Shoigu. Durante l’incontro, Pezeshkian ha ribadito l’intenzione di Teheran di espandere le relazioni con il suo “partner strategico”, evidenziando il sostegno fornito dalla Russia nei momenti difficili.

Monitoraggio USA e possibili attacchi

Gli Stati Uniti stanno monitorando attentamente la situazione in Medio Oriente, preparandosi a due potenziali ondate di attacchi contro Israele. Secondo Axios, fonti ufficiali statunitensi hanno indicato che gli attacchi potrebbero provenire dall’Iran e da Hezbollah, con piani ancora in fase di definizione. Un funzionario americano ha sottolineato che le risposte da parte dell’Iran e di Hezbollah sono ancora un “lavoro in corso”, indicando una certa indecisione sui tempi e modalità di reazione agli eventi recenti.

Escalation della violenza nella regione

La tensione nella regione è aumentata notevolmente dopo l’attacco del 7 ottobre 2023, quando militanti di Hamas hanno colpito il territorio israeliano dalla Striscia di Gaza, causando morti e rapimenti. Questo episodio ha segnato un’escalation significativa nel conflitto. Successivamente, due figure chiave, Ismail Haniyeh di Hamas e Fuad Shukr di Hezbollah, sono stati assassinati rispettivamente a Teheran e Beirut, con conseguenti promesse di ritorsione contro Israele da parte di entrambi i gruppi.

Reazioni israeliane e tensioni persistenti

Israele ha risposto alla morte di Shukr con un attacco aereo, giustificandolo come rappresaglia per il bombardamento del villaggio druso di Majdal Shams, che ha causato 12 morti. Hezbollah, tuttavia, ha negato qualsiasi coinvolgimento in questo incidente. Le autorità israeliane non hanno commentato ufficialmente l’uccisione di Haniyeh.

Futuro incerto e vigilanza internazionale

La situazione rimane estremamente tesa, con il futuro degli sviluppi nella regione altamente incerto. Gli Stati Uniti e altri attori internazionali continuano a monitorare da vicino gli eventi, preparandosi a possibili scenari di escalation.

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