Secondo Ukrainska Pravda, il jet privato di Yevgeny Prigozhin, fondatore della Wagner, è decollato dalla città russa di Rostov-sul-Don ed è atterrato nella base aerea di Machulishchy, vicino a Minsk, in Bielorussia, alle 07:40 ora locale.
Questa informazione è stata riportata da Belaruski Hajun, un media indipendente di monitoraggio militare bielorusso, che a sua volta cita i dati di FlightRadar. Il giornale segnala anche che poco dopo un altro jet proveniente da San Pietroburgo è atterrato nello stesso aeroporto in Bielorussia.
Nel dettaglio, i media hanno precisato che l’aereo atterrato vicino alla capitale bielorussa è un jet Embraer Legacy 600 con il numero di coda RA-02795, che si ritiene appartenga a Prigozhin. Alle 7 e 58, ha sottolineato Belaruski Hajun, un altro business jet è arrivato alla base aerea bielorussa.
Ieri sera, lunedì 26 giugno, in TV è stato trasmesso un discorso di Vladimir Putin che ha confermato che piloti delle forze armate sono stati uccisi nel corso di scontro con unità paramilitari di Wagner sabato scorso. Il capo del Cremlino ha ringraziato tutti coloro “che si sono opposti ai ribelli” e sono rimasti “fedeli al loro dovere, al loro giuramento e al loro popolo”. Secondo Putin, questa fedeltà “ha salvato la Russia tra conseguenze tragiche e devastanti”. Inoltre, ha invitato i soldati della Wagner a deporre le armi o ad arruolarsi nell’esercito regolare russo.
Il capo di Wagner, invece, aveva sostenuto che durante la “marcia di giustizia” dei suoi uomini da Rostov sul Don in direzione della capitale “sul terreno non era stato ucciso neanche un soldato”. Tuttavia, pare che siano morti almeno 15 soldati russi.