A Roma, il preside dell’istituto paritario San Gabriele, Raimondo Pietroletti, è stato massacrato di botte dal compagno della madre di uno studente per una sospensione non gradita.

L’uomo è adessso ricoverato in ospedale con 90 giorni di prognosi.

Come riportato da Il Tempo, i fatti sono avvenuti il 15 marzo scorso e, stando a quanto emerso, l’uomo non accettava il fatto che il ragazzo avesse preso una nota e la sospensione dopo aver preso a parolacce un insegnante e, perciò, ha fatto irruzione nell’ufficio in cui il preside stava lavorando con alcuni collaboratori.

Prima lo ha minacciato, intimandogli di annullare il provvedimento disciplinare, poi, quando Pietroletti lo ha invitato a calmarsi, si è scagliato contro il dirigente.

Nella comunicazione che il Consiglio d’amministrazione dell’istituto ha inviato ai genitori degli iscritti, per informarli dell’accaduto, si parla di “gravissima aggressione”.

Un pestaggio che sarebbe avvenuto sotto gli occhi del figlio piccolo dell’aggressore, che l’uomo aveva portato con sé in quella che è sembrata una vera e propria spedizione punitiva.

“Piangevano sia il dirigente, mentre veniva massacrato di botte, sia il bambino. Alcune insegnanti hanno chiamato il personale scolastico, che ha allertato i soccorsi e la polizia”, ha raccontato un genitore.