“Lo stato per me è l’entità in cui vivo. Io rispetto lo Stato. Magari non condivido alcune leggo o alcune sentenze, ma lo rispetto”. Riina Jr compare in giacca grigio chiara davanti a Bruno Vespa. Faccia pulita, quasi compunta Salvo jr si presenta per una intervista registrata per Porta a Porta e in onda pochi istanti dopo la mezzanotte e nata dall’uscita, domani, del libro scritto proprio da lui sulla Riina family.
E’ l’intervista dell0 ‘scandalo‘ , quella della contestazione a vespa per la scelta di intervistare il figlio del boss dei boss che presenta il suo libro sulla storia della famiglia Riina.
Condannato anche lui per mafia, il secondo dei figli del boss attacca i pentiti “Non si fanno queste cose per tornaconto” e non accetta le condanne nei confronti di suo padre “un figlio può giudicare il padre ma tiene i giudizi per se. Ho il massimo rispetto per mio padre. Mio padre è sempre mio padre e come dice il quarto comandamento onoro il padre e la madre. Non tocca a me giudicare. Giudicano i giudici. io non li condivido ma li rispetto”.
Riina Jr schiva anche la domanda di vespa su falcone e Borsellino “Io non li giudico, non dico nulla su di loro. Qualsiasi cosa dica sarebbe strumentalizzata”. Salvo Jr schiva tutte le domande dirette “Non tocca a me giudicare, non deve chiedere a me di giudicare mio padre” e ancora “Non posso considerare mio padre come fa lo Stato e quando si dice che con la sua cattura ha vinto lo stato io penso solo che per me non è così, lo stato mi ha solo tolto mio padre” e infine “un mio giudizio su mio padre ce l’ho ma non lo devo dire a voi”.
Dopo la lunga intervista Vespa in studio chiede al figlio di una delle vittime della strage di Capaci, il tenente della Finanza Emanuele Schifani, figlio di Vito che era di scorta a Falcone “Io ho difficoltà a commentare – ha detto Schifani – non capisco proprio quali valori possano essere quelli di cui parla il sig Riina, quali valori passa avergli trasmesso suo padre”.
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