Un drastico cambio climatico è alle porte: dopo il gelo delle ultime ore, le temperature in Italia sono pronte a risalire, con massime che potrebbero raggiungere i 20°C anche al Centro-Nord e fino a 24°C al Sud.
Secondo il meteorologo Mattia Gussoni, del sito iLMeteo.it, “ci accompagnerà una lunga fase più mite che, stando alle previsioni sub stagionali e stagionali del prestigioso centro meteo europeo Ecmwf, si preannuncia termicamente sopra la media (anche 2°C in più) e con poche precipitazioni”. Gussoni ha aggiunto che “ci saranno probabilmente altri ribaltoni meteo legati ai cambiamenti climatici e questo sarà sempre più spesso il nuovo profilo del tempo in Italia”.
Dopo un sabato caratterizzato da un clima sereno ma gelido, soprattutto al Nord, l’aumento termico sarà evidente già da domenica 24 novembre. Gussoni prevede un rialzo delle temperature massime di 10°C sulle Alpi e di circa 6-8°C sul resto del territorio nazionale. Anche lunedì e martedì il trend continuerà, grazie a venti miti e umidi di origine meridionale, che faranno salire anche le temperature minime.
Da martedì, il Centro-Nord sarà interessato da cieli nuvolosi e da precipitazioni via via più diffuse, soprattutto in Liguria, Toscana, Umbria e Lazio. Al Sud, invece, prevarrà il sole, con massime che potrebbero raggiungere i 23-24°C, un valore decisamente insolito per la fine di novembre.
Gussoni ha descritto questa situazione come “un mite autunno, localmente simile a una fine estate”. Tuttavia, nelle regioni settentrionali e centrali il clima umido potrebbe portare piogge moderate, soprattutto martedì.
Secondo le previsioni sub stagionali del centro meteo europeo Ecmwf, il mese di dicembre potrebbe essere caratterizzato da temperature sopra la media di 2°C e da scarse precipitazioni. Questo trend, sottolinea Gussoni, conferma un nuovo scenario climatico per l’Italia, sempre più influenzato dai cambiamenti climatici globali.
La combinazione tra venti meridionali, aumento delle temperature e mancanza di precipitazioni significative rappresenta un’anomalia che potrebbe persistere, con possibili sbalzi termici frequenti anche nei mesi a venire.