- Vito Crimi ha accusato Italia Viva per il fallimento delle trattative.
- Il capo politico del M5S: “Matteo Renzi voleva qualche poltrona in più”
Vito Crimi, capo politico del MoVimento 5 Stelle, ha affermato: «L’obiettivo ora è evidente, l’obiettivo era ottenere qualche poltrona in più. Non abbiamo ricevuto da Italia Viva nessun tipo di rassicurazione su Conte e abbiamo assistito anche al sindacare sui ministeri degli altri. Chi ha cominciato a mettere veti è Renzi, che ha posto davanti all’interesse del Paese l’interesse ad avere qualche poltrona in più».
«In questi due giorni di lavoro intenso – ha aggiunto Crimi – abbiamo fatto grandi sforzi, grandi passi avanti per cercare di dare al paese un governo che potesse proseguire nella gestione di questa pandemia e potesse affrontare le questioni più urgenti come il Recovery. Eppure abbiamo assistito da parte della delegazione di Iv ad una attività quasi ostruzionistica, malgrado le aperture».
Quindi, il MoVimento 5 Stelle ha addebitato a Italia Viva la responsabilità della rottura (definita «inspiegabile» dal Partito Democratico) del tavolo della trattativa per arrivare al Conte Ter.
Dal canto suo, però, Matteo Renzi su Twitter ha scritto: «Bonafede, Mes, Scuola, Arcuri, vaccini, Alta Velocità, Anpal, reddito di cittadinanza. Su questo abbiamo registrato la rottura, non su altro. Prendiamo atto dei Niet dei colleghi della ex maggioranza. Ringraziamo il presidente Fico e ci affidiamo alla saggezza del Capo dello Stato».
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