A New York, negli Stati Uniti d’America, è stato trapiantato un rene cresciuto in un maiale in una donna con la morte cerebrale. Si è trattato di un passo avanti per lo xenotrapianto, il processo in cui gli organi umani vengono ‘coltivati’ negli animali e poi trapiantati negli esseri umani.
Il rene ha funzionato normalmente e ha processato l’urina per 54 ore prima che la donna venisse rimossa dal ventilatore e morisse. L’intervento è stato l’esperimento di xenotrapianto più significativo mai fatto e un passo avanti verso quello che molti scienziati ritengono sia uno dei due potenziali processi futuri che potrebbero aiutare a fornire abbastanza organi ai pazienti che si trovano nelle liste di trapianti molto lunghe.
Alcuni futuristi credono che un giorno coltiveremo organi in un laboratorio o li stamperemo utilizzando biostampanti 3D avanzate. Altri credono che coltiveremo organi umani in maiali geneticamente modificati e poi trapiantarli negli esseri umani.
L’intervento è stato eseguito da Robert Montgomery, capo del Transplant Institute della NYU Langone Health, con una sovvenzione di 3,2 milioni di dollari da United Therapeutics, secondo USA Today, che per primo ha riportato la notizia.
L’amministratore delegato di United Therapeutics Martine Rothblatt ha affermato di voler realizzare allevamenti di maiali futuristici in cui far crescere organi umani i cui «polmoni sono al 99% di genoma di maiale, con un po’ di genoma umano per renderli tollerabili agli umani».
Secondo il dott. Montgomery, l’operazione è stata un successo: il rene ha cominciato subito a ricevere sangue dal corpo e ad elaborare l’urina in pochi minuti.