Terremoto in Forza Italia dopo la mancata partecipazione al voto di fiducia sul governo Draghi di ieri, mercoledì 20 luglio, che ha contribuito alle dimissioni odierne del presidente del Consiglio dei Ministri, accolte dal Capo dello Stato Sergio Mattarella.
Dopo l’addio di Mariastella Gelmini, c’è da registrare anche quello di Renato Brunetta. Il ministro della Pubblica Amministrazione lo ha annunciato tramite in una nota in cui ha affermato che “non votando la fiducia a Draghi, Forza Italia ha tradito la sua storia e i suoi valori. Non sono io che lascio, è Forza Italia che lascia se stessa”.
Brunetta ha affermato: “Non sono io che lascio, ma è Forza Italia, o meglio quel che ne è rimasto, che ha lasciato se stessa e ha rinnegato la sua storia. Non votando la fiducia a Mario Draghi, il mio partito ha deviato dai valori fondanti della sua cultura: l’europeismo, l’atlantismo, il liberalismo, l’economia sociale di mercato, l’equità. I cardini della storia gloriosa del Partito popolare europeo, a cui mi onoro di essere iscritto, integralmente recepiti nell’agenda Draghi e nel pragmatismo visionario del Pnrr”.
E ancora: “Sono fiero di aver servito l’Italia da ministro di questo governo. Sono degli irresponsabili coloro che hanno scelto di anteporre l’interesse di parte all’interesse del Paese, in un momento così grave. I vertici sempre più ristretti di Forza Italia si sono appiattiti sul peggior populismo sovranista, sacrificando un campione come Draghi, orgoglio italiano nel mondo, sull’altare del più miope opportunismo elettorale. Io rimango dalla stessa parte: dalla parte dei tanti cittadini increduli che mi stanno scrivendo e chiamando, gli stessi che nei giorni scorsi si sono appellati a Draghi perche’ rimanesse alla guida del governo. Io non cambio, è Forza Italia che è cambiata“.
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