Domenica 20 e lunedì 21 settembre gli italiani saranno chiamati a votare per il referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari che doveva svolgersi il 29 marzo ma è stato rinviato per l’emergenza Covid-19.
QUANDO E DOVE SI VOTA
51 milioni di italiani saranno chiamati alle urne per confermare o meno il taglio dei parlamentari. Qui il quesito e il fac-simile della scheda elettorale. In sette Regioni (Valle d’Aosta, Liguria, Veneto, Toscana, Marche, Campania e Puglia) però, si voterà anche per l’elezione dei presidenti e dei consiglieri. E sono previste le Comunale anche in oltre 1000 comuni, tra cui Aosta, Trento e Venezia.
I seggi saranno aperti domenica 20 settembre dalle 7.00 alle 23.00 e lunedì 21 dalle 7.00 alle 15.00. Una volta chiuse le urne, inizierà lo spoglio da parte degli scrutatori.
Si ricorda che, per la validità del referendum, non è previsto quorum. Per cui vincerà la scelta che otterrà anche un solo in più, a prescindere dall’affluenza alle urne.
CHI E COME SI VOTA
Avranno diritto al voto tutti gli italiani che alla data del 20 settembre avranno compiuto 18 anni. Sarà necessario portare con sé un documento d’identità valido e la tessera elettorale (che, in caso di smarrimento, danneggiamento o completamento, può essere richiesta all’ufficio elettorale del Comune di residenza).
Chi non può lasciare la propria casa a causa di infermità può fare domanda per il voto a domicilio presso il proprio Comune.
L’elettore deve confermare (con il sì) o bocciare (con il no) la riforma degli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione Italiana che prevede il tagio dei parlamentari da 945 a 600 per un totale di 400 deputati (oggi sono 630) e di 200 senatori (oggi sono 315), mantenendo i senatori a vita ma riducendoli a 5.
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