Dopo la bocciatura del referendum sull’eutanasia, oggi la Corte Costituzionale ha decretato l’ammissibilità di quattro quesiti referendari, come ha fatto sapere l’ufficio comunicazione e stampa:
- Abrogazione delle disposizioni in materia di incandidabilità.
- Limitazione delle misure cautelari.
- Separazione delle funzioni dei magistrati.
- Eliminazione delle liste di presentatori per l’elezione dei togati del CSM.
Questi quesiti sono stati ritenuti ammissibili perché le rispettive richieste non rientrano in alcuna delle ipotesi per le quali l’ordinamento costituzionale esclude il ricorso all’istituto referendario. I lavori della Corte proseguono con l’esame dei rimanenti quesiti referendari.
Matteo Salvini, leader della Lega, ha commentato: “Primi quattro Referendum sulla giustizia dichiarati ammissibili e presto sottoposti a voto popolare: vittoria!”.
Renato Schifani, senatore di Forza Italia: “Il via libera della Corte Costituzionale ad alcuni dei quesiti referendari in materia di giustizia è una notizia positiva: l’espressione diretta dei cittadini non può che arricchire la nostra vita democratica”. “Nel merito – ha proseguito – alcuni dei quesiti ammessi riguardano temi di estrema rilevanza. Penso alla separazione delle carriere, che è una battaglia storica di Forza Italia: solo attraverso la divisione tra magistratura giudicante e inquirente si potranno definire i contorni della terzietà e dell’indipendenza dei giudici, costituzionalmente sancite. Quanto alla legge Severino, rileviamo una volta di più l’errore di una normativa che colpisce amministratori ed eletti condannati soltanto in primo grado, ignorando il principio di non colpevolezza fino a sentenza definitiva. La sospensione di diciotto mesi, il più delle volte anticipata dalle dimissioni dell’eletto, crea una dannosa privazione di rappresentanza a fronte dell’assenza di passaggio in giudicato e, così facendo, comprime l’esercizio pieno dell’elettorato attivo e passivo”. “Su argomenti tanto sensibili, dunque, la parola passerà ai cittadini”.
Marco Di Maio di Italia Viva: “Ottima notizia l’ammissibilità dei Referendum sulla Giustizia. Che siano di impulso per completare una più ampia riforma che oltre a restituire credibilità alla magistratura assicuri a ogni cittadino di ottenere risposte certe, in tempi ragionevoli, con la dovuta imparzialità”.
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