Mentre non tendono a placarsi le polemiche per l’esiguità delle somme ricevute da parte di molti dei beneficiari del Reddito di cittadinanza, l’Inps ha diffuso una nota sugli importi effettivamente riconosciuti ai cittadini cui è stata accolta la domanda.
Secondo l’Istituto di previdenza, tra le oltre 472 mila domande fin qui lavorate e accettate, la fascia più ampia è quella compresa tra 300 e 500 euro, con il 29,2%, mentre gli assegni che superano i 750 euro sono il 21%. Solo il 7% delle domande accolte avrebbe diritto ad un contributo compreso tra 40 e 50 euro.
I beneficiari del Reddito di cittadinanza stanno cominciando in questi giorni a ricevere il messaggio da parte delle Poste per recarsi agli uffici dove poter ritirare la carta sulla quale saranno versati mensilmente gli importi spettanti.
La carta funziona come una normale prepagata ma i titolari potranno utilizzarla solo rispettando alcune regole. Si potranno acquistare beni di consumo tramite i Pos presenti negli esercizi commerciali abilitati, pagare le bollette della luce e del gas, effettuare un solo bonifico per pagare l’affitto o la rata del mutuo e prelevare contanti fino ad un massimo di poco più di 100 euro mensili. Le somme non utilizzate nel corso del mese ridurranno in percentuale l’erogazione per il mese successivo mentre ogni 6 mesi l’eventuale giacenza non utilizzata sarà completamente azzerata con esclusione dell’ultima mensilità.
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