Alcuni degli attuali beneficiari del reddito di cittadinanza possono chiedere una revisione della propria posizione e aumentare così l’importo del beneficio economico loro riconosciuto grazie alle novità introdotte con il Decreto Crescita a proposito dell’ISEE corrente.
Se per molti nuclei familiari l’importo dell’assegno riconosciuto è stato una mezza delusione, con importi anche molto al di sotto rispetto a quanto ci si aspettasse, la causa è da attribuire al fatto che, al momento della presentazione della domanda, è stato utilizzato un ISEE che tiene conto, oltre alla situazione economica attuale, anche di quella relativa agli anni precedenti fino al 2017. Questo ha di fatto penalizzato tutti quei nuclei familiari che, nei due anni precedenti alla richiesta del reddito di cittadinanza, percepivano redditi più alti.
Le nuove regole introdotte consentono a chi percepisce il reddito di cittadinanza di richiedere una revisione della propria situazione tesa all’aumento dell’assegno riconosciuto avvalendosi dell’ISEE corrente, che prende in considerazione solo la situazione economica dell’anno precedente.
Secondo quanto previsto dalla normativa, si può ricorrere all’ISEE corrente quando si verificano eventi quali, tra gli altri, perdita del lavoro, interruzione del trattamento previdenziale, variazione del reddito del nucleo familiare superiore al 25%. Tutti casi nei quali è quindi possibile effettuare il calcolo dell’ISEE basato sugli ultimi 12 mesi.
Per comunicare la variazione dell’ISEE, e quindi poter beneficiare dell’eventuale aumento dell’importo dell’assegno loro riconosciuto, i beneficiari dovranno presentare una nuova domanda di reddito di cittadinanza tramite il modulo SR180 messo a disposizione dall’Inps. In tal caso, quindi, per i nuclei familiari che già ricevono il contributo, l’assegno con il nuovo importo verrà versato fino a raggiungere i 18 mesi complessivi previsti dal reddito di cittadinanza.