A partire da lunedì 2 settembre scatta la “Fase 2” del Reddito di cittadinanza, quella che dovrebbe occuparsi del reinserimento lavorativo di chi percepisce il sussidio. Le norme che regolano l’impianto del provvedimento, infatti, prevedono che il Reddito di cittadinanza non sia un semplice sussidio di disoccupazione ma una misura di politica attiva del lavoro.
Dalla prossima settimana quindi i centri per l’impiego cominceranno a convocare i titolari del Reddito di cittadinanza “occupabili” insieme ai membri maggiorenni non occupati del nucleo familiare. Sono esclusi dalla convocazione alcune categorie come gli over 65 anni, i disabili e i beneficiari della pensione di cittadinanza.
Secondo alcuni calcoli, la convocazione riguarderebbe poco più di 700 mila persone, tutti quelli cioè che hanno cominciato a percepire il sussidio tra i mesi di aprile e luglio, che dovranno firmare il Patto per il lavoro. In Sicilia i soggetti interessati sono 162.518 e la nostra regione è seconda solo alla Campania dove i convocati saranno 178.370.
Il Patto per il lavoro prevede un percorso per la ricollocazione occupazionale dei percettori del sussidio. A loro verranno proposte tre offerte di lavoro “congrue”. Nel primo anno viene così definita la proposta che disti fino a 100 chilometri dalla residenza del lavoratore, la seconda quella fino a 250 chilometri mentre la terza offerta potrà provenire da tutto il territorio nazionale. Per chi dovesse rifiutare le offerte, il rischio è quello di perdere il diritto al sussidio.
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