Guido Rasi, consulente per la campagna vaccinale del generale Figliuolo, commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, intervistato da La Stampa, ha affermato che “l’evoluzione del contagio non è prevedibile, così come l’impatto del ritorno in aula. La crescita dei casi è comunque inevitabile. Tutti possono dire col senno di poi che sarebbe meglio aspettare due settimane per riaprire le scuole, ma la situazione potrebbe peggiorare ulteriormente e richiedere ulteriori rinvii”.
“Il governo ha preso una decisione che mette al primo posto l’istruzione – ha aggiunto – così come si fa con l’economia, affiancata da misure di mitigazione seppur non strutturali per la mancanza di interventi nelle scorse estate”.
L’esperto auspica che “Omicron sia una vampata di un mese e poi siendemizzi”. Per l’ex direttore dell’Agenzia Europea del Farmaco (EMA), però, “Omicron si ferma solo chiudendo tutto, ma non è fattibile. Il tentativo del governo dunque è di mitigare il contagio per tenere aperte scuole e attività economiche” e “questo presuppone un maggiore impegno di tutti per un mese a evitare incontri inutili, a usare le FFP2 e soprattutto a fare le tre dosi di vaccino”
Per Rasi, poi, “tra vaccinati e guariti andremo verso l’endemizzazione del virus fino alla prossima variante. Se Omicron rimanesse dominante la situazione si stabilizzerebbe, ma lo pensavamoanche per Delta”.
Infine, l’esperto rimarca l’importanza della somministrazione delle terze dosi, anche per chi è stato contagiato: “chi è sintomatico ha un’infezione in corso, è meglio che rimandi; se è positivo asintomatico vada e se in dubbio in mancanza di sintomi pure, senza fare inutili tamponi”.
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