«Pippo Baudo mi diceva sempre: devi tornare, la televisione ti dimentica se la lasci. Invece io, come donna, penso che la gente si possa stancare prima. Allora facevo due Canzonissima e poi per due anni sparivo, non facevo più nulla, ma ho avuto la grande fortuna di avere programmi cardine, non per merito mio, quello si chiama fortuna. Merito di Boncompagni e di Japino, che hanno insistito tanto perché andassi a mezzogiorno. E io dicevo: ‘ma dove vado? Scendo a mezzogiorno e faccio cosa?’. Eppure mi hanno convinta, e ho scoperto un altro mondo».
Così Raffaella Carrà in un’intervista inedita, rilasciata nell’aprile del 2019 a Pierluigi Diaco per il settimanale Oggi e trasmessa ieri su Rai Radio2 all’interno di ‘Ti sento’ che, in occasione della scomparsa, è diventato ‘Ti sento forte forte forte’.
Nel corso dell’intervista il giornalista le domanda cosa sia il pudore: «Qualcosa di bellissimo che non bisogna mai perdere nella vita», ha risposto Raffaella.
Raffaella Carrà ha parlato anhe dei suoi nipoti: «Ho due ragazzi intorno ai 40 anni che mi danno un bel da fare oggi che purtroppo mio fratello non c’è più. Io sono il loro padre e mi do da fare per loro da mattina a sera, non fisicamente perché uno sta in Irlanda e l’altro su una montagna, ma io ci sono sempre per loro, non li lascio mai e mi danno il loro bel da fare».
”Un figlio mio mio? Se non è venuto non è colpa mia ma ho queste responsabilità che mi ha dato il destino. Per i miei nipoti faccio il babbo però, non faccio la mamma’».
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