Alzamento dei limiti d’età, per entrare a far parte dell’Esercito, per poter partecipare ai concorsi e per aumentare la pianta organica. Un piano messo a punto dal presidente della commissione Difesa della Camera Nino Minardo in raccordo con il ministro Guido Crosetto.
Cosa significa
Si tratta di una vera e propria rivoluzione che consentirà, di fatto, a migliaia di disoccupati di poter entrare nell’esercito e anche in polizia, carabinieri e vigili del fuoco. Una norma che si annuncia di vasta portata per il numero di persone coinvolte. L’innalzamento dei limiti attuali di età riguarda l’accesso alle carriere iniziali delle forze armate e di polizia, e anche quelle per i concorsi degli ufficiali e dei sottufficiali di esercito e carabinieri. Consentendo così ad una platea molto più ampia di poter quindi tentare l’assunzione e partecipare ai concorsi.
Nella scorsa legislatura, in piena clima di guerra per l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, era già stata cancellata la prevista riduzione delle piante organiche al 2024. E quindi da subito si aprono almeno 5 mila posti sulla carta solo nelle forze armate.
Le parole di Minardo
“Con alcuni colleghi della Commissione presenteremo alla Camera nei prossimi giorni una proposta di legge che ha come obiettivo quello di elevare i limiti di età attualmente previsti per l’accesso alle Forze Armate” lo annuncia il Presidente della Commissione Difesa della Camera Nino Minardo.
“Vogliamo iniziare un percorso – continua Minardo – in assoluto raccordo con il governo e con il Ministro della Difesa in particolare, i Capi di Stato Maggiore e i Comandanti generali per giungere a superare un limite d’età che da più parti viene considerato discriminatorio e non più al passo con i tempi senza contare che in questa maniera avvicineremo la legislazione italiana in materia a quella di altri paesi europei e degli Stati Uniti dove i limiti di età per accedere alle forze armate sono già più alti”.
Di quanto si alza l’età
La proposta che vedrà come primo firmatario Minardo prevede l’idea di elevare da ventiquattro a trenta anni il limite di età previsto per i volontari in ferma prefissata iniziale e da ventotto a trenta anni il limite previsto per i volontari in ferma prefissata triennale. Si propone conseguentemente di innalzare da ventinove a trenta anni il limite di età per i volontari in ferma annuale, in servizio o in congedo e per i volontari in ferma prefissata iniziale in congedo, che abbiano completato la relativa ferma da più di dodici mesi si prevede che il limite di trenta anni sia innalzato di tanti anni quanti sono gli anni di servizio prestati all’interno delle Forze Armate.
Passerebbe invece da venticinque a trenta anni, cui si sommano gli anni di servizio prestati all’interno delle Forze Armate, il limite di età relativo alle riserve di posti nei concorsi nelle carriere iniziali delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco mentre per l’Arma dei Carabinieri si innalzerebbe da ventiquattro a trenta anni il limite di età per l’accesso alla carriera iniziale. Viene inoltre portata a regime ed estesa anche ai ruoli tecnici e forestali dell’Arma dei Carabinieri la disciplina relativa al reclutamento dei ruoli speciali.
Limite massimo 40 anni
Il testo prevede poi un innalzamento generale a quarant’anni compiuti dei limiti massimi di età previsti dalla normativa vigente per l’accesso ai concorsi per il reclutamento del personale ufficiali, sottufficiali e graduati dei ruoli tecnici (sanitario, amministrativo, tecnico ecc.) delle Forze Armate e dell’Arma dei Carabinieri.
Per Minardo “con questi parametri è possibile ragionare di un innalzamento dei limiti d’età tenendo comunque conto dell’esigenza delle Forze Armate e dell’Arma dei carabinieri di reclutare prevalentemente personale di giovane età da poter impiegare nella linea operativa, nelle attività territoriali e da poter inviare nei teatri operativi, dove parimenti serve prevalentemente personale di giovane età”. “Pensiamo si tratti di un progetto di legge di buon senso che comunque è aperto ai suggerimenti e ai contributi di tutto il comparto Difesa e sicurezza” conclude il Presidente della Commissione Difesa di Montecitorio.
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