Il presidente russo Vladimir Putin si è scusato con il premier israeliano Naftali Bennett per le dichiarazioni del ministro degli Esteri, Sergey Lavrov, sul “sangue ebreo” di Adolf Hitler, rilasciate a Zona Bianca, il talk show di Rete 4 condotto da Giuseppe Brindisi.
Ne ha dato notizia l’ufficio del premier, citato dai media israeliani, dopo il colloqui di oggi tra i due (ma il Cremlino, nel suo comunicato, non ha fatto riferimento alle scuse di Putin). E Bennett ha ringraziato il presidente russo per “aver chiarito il suo pensiero verso il popolo ebraico e la memoria della Shoah”.
Durante la conversazione, Vladimir Putin ha dichiarato che l’Ucraina dovrebbe ordinare ai combattenti assediati nell’acciaieria Azovstal di Mariupol di deporre le armi, aggiungendo che la Russia è disposta a garantire un corridoio umanitario per lo sgombero dei civili dalla struttura.
Dal punto di vista del Cremlino, citato dalla Tass, il presidente Putin ha avuto uno “scambio significativo” nel corso di una telefonata con il premier israeliano Naftali Bennett sulla situazione in Ucraina, con particolare riferimento alla situazione “umanitaria”.
Inoltre, sul sito del Cremlino si legge, che Putin si è congratulato calorosamente con Naftali Bennett e il popolo israeliano per la festa nazionale celebrata oggi: il Giorno dell’Indipendenza. “È stato espresso interesse reciproco per l’ulteriore sviluppo delle relazioni amichevoli russo-israeliane e per il mantenimento di utili contatti tra la leadership dei due paesi”. E ancora: “Particolare attenzione è stata riservata agli aspetti umanitari, tra cui l’evacuazione di civili dal territorio dello stabilimento Azovstal, detenuti da militanti di formazioni nazionaliste, effettuata in collaborazione con rappresentanti dell’ONU e del Comitato Internazionale della Croce Rossa. L’esercito russo resta pronto a garantire l’uscita sicura dei civili. Per quanto riguarda i militanti rimasti ad Azovstal, le autorità di Kiev dovrebbero dare loro l’ordine di deporre le armi”.
Infine, in vista del 9 maggio, data importante sia per la Russia che per Israele, Putin “ha ricordato che dei sei milioni di ebrei torturati nei ghetti e nei campi di concentramento, uccisi dai nazisti durante operazioni punitive, il 40 per cento erano cittadini dell’Urss, e ha chiesto di esprimere auguri di salute e benessere ai reduci in Israele. Naftali Bennett, a sua volta, ha notato il contributo decisivo dell’Armata Rossa alla vittoria sul nazismo”.