Vladimir Putin ha firmato il riconoscimento delle repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk, che si trovano in Ucraina orientale, nel Donbass, dopo un lungo discorso alla Nazione dove, in estrema sintesi, ha sostenuto che quei territori sono russi perché è la storia a dirlo.
Come reazione, il presidente statunitense Joe Biden ha convocato il consiglio per la sicurezza nazionale. Lo ha confermato la Casa Bianca. Lo stesso ha deciso il presidente francese Emmanuel Macron.
Si muove anche la politica italiana. Tutti i partiti stanno chiedendo la concazione urgente del Parlamento con un’informativa del Governo.
Andrea Delmastro di Fratelli d’Italia: “Draghi venga subito a riferire in aula nel pieno rispetto della democrazia parlamentare richiamata da Mattarella”, ha spiegato.
Emanuele Fiano del Partito Democratico: “Deve arrivare immediata, netta e forte una condanna unanime del Parlamento alla grave e pericolosa scelta di Putin di riconoscere l’indipendenza del Donbass. Non c’è un minuto da perdere per chiarire il nostro ripudio più forte verso questo odioso modo di trattare i territori, i confini e, quindi, di mettere in pericolo la pace e far crescere ancora di più la spirale che può portare a un conflitto. Per questo abbiamo appena chiesto una convocazione straordinaria del Parlamento tramite la nostra capogruppo Debora Serracchiani in aula”.
Anche Forza Italia, con il deputato Alessandro Cattaneo, ha chiesto formalmente una informativa urgente del presidente del Consiglio Mario Draghi.
Piero Fassino, Presidente della Commissione Esteri della Camera dei Deputati, ha detto: “Il riconoscimento russo delle autoproclamate repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk rappresenta una gravissima violazione dell’integrità territoriale dell’Ucraina nonché dei principi degli accordi Helsinki – intangibilità dei confini, integrità territoriale, piena sovranità – sottoscritti peraltro da rappresentanti, a suo tempo, di Mosca. Una decisione che esaspera ancora di più una crisi gravissima e apre la strada a conseguenze imprevedibili”.
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