Il conflitto in Ucraina

Putin e Oreshnik, il nuovo missile che minaccia l’Europa

Il presidente russo Vladimir Putin ha dato ordine di avviare la produzione in serie del missile balistico ipersonico Oreshnik, testato per la prima volta il 21 novembre contro un sito militare a Dnipro, in Ucraina. “Nessun sistema al mondo è capace di intercettarli”, ha dichiarato Putin durante una conferenza dedicata ai progressi militari della Russia.

Il missile, classificato come a medio raggio, ha una gittata che arriva fino a 5.500 chilometri, posizionandolo tra le armi più avanzate del panorama mondiale. Il presidente russo ha inoltre annunciato che i test proseguiranno “anche in condizioni di combattimento, a seconda della situazione e della natura delle minacce alla sicurezza della Russia”.

Una nuova minaccia per l’Europa

Il comandante delle Forze missilistiche strategiche russe, Sergei Karakayev, ha precisato che l’Oreshnik è in grado di colpire obiettivi in tutta Europa, distinguendosi per la capacità di sopraffare qualsiasi sistema di difesa missilistica esistente o in fase di sviluppo. “Le specifiche dell’ultimo sistema missilistico a medio raggio Oreshnik non hanno analoghi in nessun’altra parte del mondo”, ha affermato Karakayev.

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Il nuovo missile rappresenta un notevole ampliamento della capacità di combattimento delle Forze missilistiche russe, potendo trasportare un carico utile sia nucleare che non nucleare. I risultati del primo test confermano l’efficacia del design e delle soluzioni tecniche utilizzate nello sviluppo dell’arma.

La reazione della difesa italiana

A Napoli, il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto ha commentato le recenti dichiarazioni e azioni di Putin. “C’è sempre da preoccuparsi quando si è di fronte a una persona che ha deciso di far attraversare i propri carri armati alle proprie truppe il confine di uno Stato sovrano”, ha dichiarato. Tuttavia, Crosetto ha minimizzato la possibilità di un’escalation verso altri Paesi europei: “Penso che Putin non abbia alcun interesse e volontà di allargare ad altre nazioni la guerra”.

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Il ministro ha inoltre sottolineato un elemento preoccupante raramente discusso: “La cosa grave è l’aiuto dei diecimila coreani, ma che nessuno ne parla”.

Implicazioni strategiche e globali

La decisione di Putin di ordinare la produzione in serie degli Oreshnik segna una svolta significativa per le strategie militari russe e per l’equilibrio geopolitico globale. L’Europa, già sotto pressione per il conflitto in Ucraina, si trova a dover affrontare una crescente minaccia tecnologica e militare. Con una gittata capace di raggiungere quasi tutti i Paesi europei, i missili Oreshnik rappresentano un nuovo fattore di instabilità.

L’affermazione di Karakayev secondo cui l’Oreshnik è un’arma senza rivali solleva interrogativi sulle capacità della NATO di rispondere efficacemente a questa nuova tecnologia. La corsa agli armamenti, ormai evidente, potrebbe inasprirsi ulteriormente, aumentando le tensioni globali.

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