L’Italia registra per la prima volta dal 2013 un aumento delle denunce, superando i livelli del 2019, periodo pre-pandemia. Secondo l’Indice della Criminalità 2024 de Il Sole 24 Ore, Milano, Roma e Firenze si confermano tra le città più insicure del Paese, con un incremento significativo dei reati.
Milano in testa con record negativi
Con oltre 7mila reati denunciati ogni 100mila abitanti nel 2023, Milano si mantiene al primo posto tra le città più pericolose d’Italia. La città lombarda, già in cima alla classifica negli anni precedenti, ha registrato un incremento del 4,9% delle denunce rispetto al periodo pre-Covid. In particolare, la città detiene tristi record nei furti e nelle rapine, confermandosi terza per violenze sessuali e quinta per reati legati agli stupefacenti. Il 15% dei reati in Italia si concentra proprio tra Milano e Roma, segno di una criminalità concentrata nelle grandi metropoli.
Roma e l’escalation dei furti e rapine
La capitale italiana non è da meno. Roma ha visto un aumento del 16,7% delle denunce rispetto al 2019 e dell’11% rispetto al 2022. I furti e i reati predatori, trainati da un aumento del 17% per i furti e del 24% per le rapine in pubblica via, rappresentano le principali problematiche. Anche i reati legati agli stupefacenti stanno crescendo, alimentando un quadro di crescente insicurezza nelle strade della città eterna.
Firenze sul podio: rapine in forte aumento
Firenze riconquista il terzo posto nella classifica delle città più pericolose d’Italia, spinta da un aumento del 56% delle rapine in strada rispetto al 2022. Questo incremento sembra collegato al forte flusso turistico che, se da un lato rappresenta una risorsa economica per la città, dall’altro contribuisce a rendere le zone urbane più vulnerabili a reati predatori e violenti. Le città turistiche come Firenze, Venezia e Rimini, presenti nella top 10 della criminalità, confermano questa tendenza.
Le città turistiche tra le più colpite
L’analisi del Sole 24 Ore evidenzia come il 30% dei reati in Italia nel 2023 sia stato segnalato nei 14 capoluoghi principali. Oltre a Milano, Roma e Firenze, anche altre grandi città e mete turistiche si distinguono per il numero elevato di denunce: Rimini si posiziona al quarto posto, seguita da Torino, Bologna, Prato, Imperia, Venezia e Livorno. Napoli, che nel 2022 era nella top 10, scende al dodicesimo posto.
Province più sicure: Oristano, Potenza e Treviso
In controtendenza, infine, rispetto ai grandi centri urbani, le province di Oristano, Potenza e Treviso risultano essere le più sicure d’Italia, piazzandosi in fondo alla classifica per numero di reati denunciati. Qui, le denunce sono decisamente inferiori, e alcuni analisti suggeriscono che ciò potrebbe essere il risultato di un maggiore controllo del territorio. Tuttavia, esiste anche l’ipotesi che una certa omertà o la carenza di un’efficace azione dello Stato possano spiegare la minore incidenza di denunce in queste aree.
E le province siciliane?
Palermo si posiziona al 21esimo posto nell’Indice della Criminalità 2024 de Il Sole 24 Ore, che classifica le province italiane in base alla sicurezza rispetto alla popolazione residente. Con 4.010 denunce ogni 100 mila abitanti, la provincia di Palermo ha registrato un totale di 48.065 denunce nel 2023, di cui 34.568 solo nel capoluogo, pari al 71,9%. A livello nazionale, Palermo occupa il 79esimo posto per omicidi volontari (4 denunce), il 76esimo per violenze sessuali (91 denunce), il 20esimo per reati legati agli stupefacenti (777 denunce), il quinto per rapine a uffici postali, e il settimo per denunce di mafia (7 casi). È inoltre al 51esimo posto per estorsioni (218 denunce).
Catania e Siracusa si piazzano rispettivamente al 24esimo e al 25esimo posto della classifica. Trapani si colloca al 46esimo, Ragusa al 55esimo e Caltanissetta al 57esimo. Più in basso troviamo Messina all’81esimo posto, mentre Agrigento (93esimo) ed Enna (100esimo) sono tra le province più sicure non solo in Sicilia, ma in tutta Italia.
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