- A Prato un uomo di 68 anni si è tolto la vita all’interno della sua agenzia viaggi.
- L’uomo ha lasciato un biglietto d’addio, dicendo che non ce la faceva più.
- Fratelli d’Italia attacca sia il precedente Governo Conte che quello attuale.
Dramma a Seano di Carmignano, in provincia di Prato. Un uomo di 68 anni si è tolto la vita all’interno della sua agenzia viaggi, provato dalla chiusura della sua attività come conseguenza dell’impatto economico del Covid-19.
Edoardo Prestanti, sindaco del comune toscano, in una nota ha scritto: «Da parte della giunta comunichiamo la massima vicinanza alla famiglia a cui si accompagna la riflessione su come questo tragico fatto sia conseguenza di una situazione nazionale critica, dove le attuali misure non sono sufficienti a tutelare le categorie di lavoratori maggiormente colpite».
I militari, che stanno definendo la causa del gesto estremo del 68enne, hanno trovato accanto al corpo un biglietto in cui ha scritto che era stanco e non ce la faceva più perché non riusciva a mandare avanti la sua attività.
L’uomo, che gestiva l’agenzia viaggi da 25 anni, è stato trovato senza vita da una sua socia e da un suo amico dopo alcune ore in cui non si sapeva più nulla di lui.
Patrizio La Pietra, senatore di Fratelli d’Italia, in una nota, ha affermato: «Il suicidio di un lavoratore sopraffatto dalle difficoltà economiche è la sconfitta di un Governo che non ha saputo e non sa dare tutele, di un Governo che non è degno dei suoi cittadini».
«Ad un anno dall’inizio della pandemia – ha continuato il senatore – non si vedono sbocchi di nessun tipo per le categorie più colpite dalle misure adottate per contrastare la diffusione del Covid. I ristori promessi sono spesso rimasti intenti e quando, per qualcuno, si sono concretizzati hanno dimostrato di essere aiuti del tutto insufficienti e inadeguati per fronteggiare una situazione di crisi come questa».
Per La Pietra, «il Governo guidato da Conte non è stato in grado di mettere in campo provvedimenti misurati alle reali esigenze del Paese, il Governo Draghi è ancora fermo alla spartizione delle poltrone. Fuori dai palazzi c’è un’Italia da rimettere in piedi: ai cittadini è stato negato il sacrosanto diritto di scegliere con il voto da chi farsi governare, non venga negato anche il diritto alla dignità».
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