È morto il bambino che ieri, martedì 31 maggio, è caduto in una cisterna con liquidi e fanghi reflui nel cortile di casa a Portomaggiore, in provincia di Ferrara. Il piccolo, Tommaso Toni di poco più di un anno, era ricoverato in ospedale a Cona e il suo cuore ha smesso di battere stamattina. In ospaedale anche la madre che si era gettata per salvarlo.
I carabinieri stanno indagando per ricostruire la dinamica dell’accaduto. Stando a quanto finora ricostruito, il coperchio della botola, che si trova in uno spazio del cortile adiacente alla ditta di famiglia, ha ceduto mentre il bambino si trovava sopra (era in compagnia della bisnonna di 75 anni).
La Procura di Ferrara, guidata dal procuratore Andrea Garau, ha annunciato l’apertura di un fascicolo di indagine. Da valutare se sia necessaria o meno l’autopsia per ricostuire le cause del decesso che sarebbe rimasto nella vasca per 5 – 10 minuti. Una volta recuperato dai soccorsi, Tommaso è stato portato in ospedale in condizioni disperate.
Gli inquirenti vogliono capire di chi fosse la proprietà della cisterna che si trovava in uno spazio del cortile tra l’abitazione e la ditta di famiglia, e se la vasca rispettasse le norme, oltre a chi debba essere chiamato a rispondere di eventuali irregolarità o omissioni.
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