Non solo Ponte sullo Stretto. L’opera al centro delle violente polemiche fra favorevoli e contrari, fra destra e sinistra, fra la trasmissione Rai report e le imprese Eurolink e WeBuild, sarà accompagnata da tante altre opere collaterali. E non saranno soltanto infrastrutture di collegamenti viario e ferroviario necessarie al funzionamento del ponte o alla mobilità interna alle due regioni che collega (Sicilia e Calabria). Fra i progetti collaterali ci sono anche strutture culturali e di design che puntano a portare l’Italia nell’era della grande architettura mondiale e far diventare le coste riconoscibili a “colpo d’occhio” allo sguardo mondiale.

Il centro direzionale del Ponte

Una di queste opere è il Museo del Mare che sorgerà sulla sponda calabra insieme al nuovo Centro Direzionale parte del progetto del ponte sullo stretto. Il centro direzionale punta ad essere anche lui un edificio di design riconoscibile e moderno e per questo il disegno è stato affidato a Daniel Libeskind, architetto polacco statunitense fra i più noti di questi anni, autore, fra l’altro, del One World Trade Center, solitamente chiamato Freedom Tower  ovvero Torre della Libertà,  l’edificio principale del New World Trade Center di New York che sostituisce le torri gemelle, della torre Libeskind detta anche “il curvo” grattacielo di Milano e di tante altre opere

Il museo del mare

Il Museo del Mare di Reggio Calabria, progettato dallo studio Zaha Hadid Architects, è, invece, un ambizioso progetto che mira a trasformare il waterfront cittadino e rafforzare il legame con il Mediterraneo.

Ne da notizia la pagina Facebook il Ponte sullo Stretto che pubblica anche i rendering dell’opera. La costruzione, affidata all’impresa Cobar Spa, inizierà nel 2025 con un investimento di circa 120 milioni di euro. Il design del museo, ispirato alle onde del mare, prevede due edifici principali: il Centro Polifunzionale e il Museo del Mare, che ospiteranno spazi espositivi, un acquario, laboratori di biologia marina, un auditorium e un ristorante. Le fasi costruttive includono demolizioni iniziali, costruzione delle strutture principali, allestimento degli spazi interni e finiture finali. Il completamento è previsto entro il 2028. Questo progetto, parte del “Piano per i Grandi attrattori culturali” del Governo, rappresenta un’opportunità per rafforzare il ruolo culturale di Reggio Calabria nel Mediterraneo e promuovere lo sviluppo economico e turistico della regione.

Quello che mira ad essere un capolavoro d’architettura si unirà, dunque, al nuovo Centro Direzionale parte del progetto del ponte sullo stretto, che sarà realizzato sempre lato Calabria.

Sulla sponda siciliana

Ferme, invece, le opere collaterali sul lato Sicilia che non siano propedeutiche al sistema dei trasporti. Nell’isola, infatti, si è scelto di utilizzare i fondi disponibili per migliorare un sistema dei trasporti interni deficitario e con una ferrovia rimasta a tempi di percorrenza inaccettabili.

Le opere, finanziate da varie fondi, possono essere riassunte attraverso il progetto di potenziamento della linea ferroviaria Palermo-Catania-Messina mira a migliorare significativamente la mobilità in Sicilia, riducendo i tempi di viaggio e aumentando la capacità di trasporto con interventi principali che includono:
• Linea Messina-Catania: realizzazione di un collegamento a doppio binario elettrificato tra Fiumefreddo e Giampilieri.
• Linea Palermo-Catania: costruzione di tratti a doppio binario tra Bicocca e Catenanuova e tra Fiumetorto e Lercara, con tratti a binario semplice affiancati alla linea storica tra Lercara e Catenanuova. In una fase successiva, buona parte dei tratti a binario singolo sarà adeguata a doppio binario elettrificato.
• Nodo di Catania: riorganizzazione e potenziamento delle infrastrutture ferroviarie nell’area di Catania.

Questi interventi sono necessari per raggiungere il rispetto dei requisiti di interoperabilità e velocizzeranno l’itinerario Messina-Catania-Palermo, con una velocità massima prevista di 250 km/h su un totale di 223 km di linea. L’investimento complessivo ammonta a 13 miliardi di euro.

Si tratta di lavori che sono stati avviati nel 2018, con una conclusione prevista dal 2025, dunque non legati a doppia mandata al Ponte ma propedeutici ad esso anche se operativi pure in assenza del Ponte stesso.

In particolare, la tratta Bicocca-Catenanuova ha visto l’inizio della progettazione esecutiva e realizzazione nel 2018, mentre altre tratte, come Fiumetorto-Lercara Diramazione e Lercara Diramazione-Caltanissetta Xirbi, hanno iniziato nel 2022.

La correlazione col Ponte

Questo progetto rappresenta un passo fondamentale per migliorare la connettività ferroviaria in Sicilia, offrendo benefici sia per i passeggeri che per il trasporto merci ed è importante per la Sicilia e per gli spostamenti interni. Tuttavia grazie al ponte sullo stretto, questa nuova linea potrà essere percorsa da Frecciarossa e Italo, non traghettabili. E solo con l’adeguamento della tratta si potrà garantire l’alta velocità non applicabile all’attuale condizione dei binari siciliani