Le Unità Speciali della Guardia di Finanza stanno eseguendo una nuova operazione a contrasto della pirateria on line coordinata dalla Procura dalla Repubblica di Roma. Sono in corso di esecuzione i sequestri preventivi mediante oscuramento, su apposito decreto emesso dal Gip del Tribunale capitolino, di 41 siti web che consentivano l’illecita fruizione di film di primissima visione, nonché di eventi sportivi di cartello, in violazione dell’articolo 171 della legge 633/41.
In particolare i domini rendevano disponibile in totale evasione dei diritti, il più aggiornato catalogo di film di prima visione, da “I Magnifici 7” a “Suicide Squad”, da “Ghostbusters” a “Oceania” passando per “La Leggenda di
Tarzan” nonché “Passengers”, solo per fare un esempio. Inoltre altri domini permettevano la visione di eventi sportivi di livello internazionale quali i campionati di calcio di maggiore richiamo in Europa come la Premier League,
La Ligue1, Bundesliga, La Liga, Champions League, nonché le principali manifestazioni automobilistiche e motociclistiche, Formula 1, Moto GP, senza dimenticare i più importanti tornei di tennis ATP, da Wimbledon al Roland Garros, dagli US Open, agli appena conclusisi Australian Open.
Questi nuovi sequestri sono stati resi possibili grazie alle innovative metodiche investigative messe a punto, per la prima volta in Italia, dagli operatori del Nucleo Speciale Radiodiffusione Editoria secondo gli impulsi ricevuti dalla Procura della Repubblica di Roma, che hanno consentito il superamento dei sistemi di anonimizzazione, volti all’esterovestizione, utilizzati dai siti web che pubblicano illecitamente materiale protetto dal diritto d’autore.
La strategia operativa scelta dalle Unità Speciali della Guardia di Finanza negli ultimi tre anni ha comportato l’adozione di due metodologie innovative a contrasto delle attività illecite sul web, la prima è la nota “follow the money” ed ha riguardato la pubblicità che sosteneva i siti pirata, la seconda definita “follow the hosting”, evoluzione della prima, mira a rendere vano il tentativo di far risultare all’estero il “server” del sito pirata, che utilizza, a tal fine, sistemi di anonimizzazione disponibili in modalità “cloud”. In pratica, individuato il sito web che opera illegalmente, viene richiesto ai provider di verificare sui propri server la presenza di un servizio “Web Hosting, Cloud Hosting, VPS Hosting, Server Dedicato”, oppure la fornitura di un servizio per il trasferimento o registrazione del nome a dominio.
Commenta con Facebook