Soltanto una persona è morta in un incidente stradale nel 2019 a Oslo, capitale della Norvegia. Inoltre, per la prima volta in assoluto, nessun minore di età inferiore ai 16 anni è deceduto in strada nell’intero anno appena concluso. Tuttavia, nel resto del Paese, sono morte più persone in strada rispetto al 2018: 110 anziché 108.

Ne dà notizia The Independent, giornale britannico.

Nel dettaglio, il quotidiano locale Aftenposten ha riferito che il precedente record era stato fissato nel 2017, quando tre persone furono vittime di incidenti stradali ad Oslo. Inoltre, i dati elaborati dalle autorità amministrative norvegesi evidenziano che negli ultimi 50 anni il tasso di mortalità sulle strade della capitale (dove vivono oltre 670mila persone) è diminuito drasticamente rispetto ai 41 decessi del 1975.

Tutta la Norvegia, poi, ha registrato il numero più basso di decessi nel traffico in Europa nel 2017 con 20 incidenti per un milione di abitanti. Ad esempio, a Londra nel 2019 sono decedute 126 persone, con un incremento di 22 rispetto all’anno precedente. Nonostante ciò, il Regno Unito è considerato uno dei Paesi più sicuri dell’Unione Europea per incidenti stradali, con meno di 30 morti per milione di abitanti.

Invece, quelli più pericolosi sono la Bulgaria e la Romania, con una media di oltre 90 morti per milione di abitanti. In Italia, invece, la media è di 56 per milione di abitanti.

VISION ZERO

Da cosa deriva questa sicurezza quasi al 100% della Norvegia? Tutto ha avuto inizio nel 2002 quando il governo di Oslo ha introdotto Vision Zero come parte del piano di trasporto nazionale per il periodo 2018 – 2029. Si tratta della base di ogni attività di sicurezza stradale in Norvegia che mira alla creazione di un sistema di trasporto in cui nessuno resti ucciso o gravemente ferito.

Il Paese del Nord Europa, insomma, ha raggiunto il suo basso tasso di mortalità riducendo la velocità media sulle strade e incrementando il numero delle auto pesanti sul mercato.

A Oslo, poi, l’amministrazione ha introdotto restrizioni sulle zone di guida, in particolare nel centro della città, e ha realizzato piste ciclabili ben collegate per incoraggiare i cittadini a spostarsi su due ruote anziché su quattro.

Insomma, dati alla mano, un esempio da seguire assolutamente.

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