Gli italiani hanno speso complessivamente oltre 1,3 miliardi di euro per imbandire le tavole della Pasqua con più di otto famiglie su dieci che hanno optato per il pranzo casalingo a casa propria o in quella di parenti e amici.
Il dato emerge da uno studio dalla Coldiretti confluito nel dossier “La Pasqua degli italiani”. Si deduce che il 70% delle famiglie a tavola rispetta la tradizione pasquale dentro o fuori le mura domestiche. Nei menu’ insieme all’immancabile uovo di cioccolato al quale non rinuncia più della meta’ degli italiani, resistono i dolci regionali, dalla scarcedda lucana alla torta pasqualina della Liguria, dalla crescia delle Marche alle titole del Friuli Venezia Giulia ma anche la cuzzupa calabrese o la pastiera napoletana, fatti spesso in casa. In Sicilia naturalmente il dolce tipico è la cassata che accompagna tutte le feste, ma c’è anche la ‘pecorella’ di marzapane.
Non solo dolci però con la Pasqua che è l’occasione per riscoprire i piatti tipici della festività che da nord a sud
attraversano l’intero Paese come per esempio gli gnocchi filanti in Piemonte, la minestra di brodo di gallina e uovo
sodo e le pappardelle al ragù di coniglio in Toscana ma anche la corallina, salame tipico accompagnata dalla pizza al
formaggio mangiata a colazione in tutto il Lazio.
Se in Romagna sono di rigore i passatelli in Molise e’ l’insalata buona Pasqua con fagiolini, uova sode e pomodori. In Puglia – continua la Coldiretti – il principe della tavola pasquale e’ il Cutturiddu, agnello cotto nel brodo con le erbe tipiche delle Murge, in Veneto onnipresenti su tutte le tavole della festa pasquale sono le tipiche vovi e sparasi, uova sode, decorate con erbe di campo e in Trentino le polpettine pasquali con macinato di agnello. Le uova preparate in tutte le diverse forme e la carne di agnello si confermano anche quest’ anno come i veri must della cucina pasquale.
Tutte tradizioni rispettate dall’83% degli italiani che resta a casa. E poi cìè la Pasquetta ma solo il 16% degli italiani non rinuncerà alla tradizionale gita fuori porta in parchi e aree protette con il tradizionale pic-nic nel verde.
“Un orientamento che – dice la Coldiretti – interessa anche gli agriturismi dove, secondo Terranostra in 350mila hanno scelto di consumare il pranzo di Pasqua, con molte aziende che si sono attrezzate per il lunedì dell’Angelo con l’offerta di pasti completi, ma anche di colazioni al sacco o con la semplice messa a disposizione spazi per picnic, tende, roulotte e camper per rispettare le esigenze di indipendenza di chi ama prepararsi da mangiare in piena
autonomia ricorrendo eventualmente solo all’acquisto dei prodotti aziendali di Campagna Amica”.