Terribile scoperta all’aeroporto Charle de Gaulle di Parigi. Il corpo di un bambino «di una decina d’anni» è stato rinvenuto stamattina nel carrello di un aereo di Air France, proveniente da Abidjan, città sulla costa atlantica della Costa d’Avorio. Molto probabilmente la vittima ha provato ad arrivare in Europa in un modo, però, in cui è impossibile sopravvivere.
Secondo alcune fonti riprese dalle agenzie, l’aereo – un Boeing 777 – era decollato ieri, martedì 7 gennaio, atterrando all’alba nella capitale francese. La compagnia aerea ha confermato la morte di un «passeggero irregolare», senza però specificarne l’età ma esprimendo «la più profonda vicinanza e compassione per questa tragedia umana».
Indagini in corso. Nel frattempo, una fonte della sicurezza della Costa D’Avorio, intervistata dall’AFP, ha affermato che «al di là del dramma umano, è la dimostrazione di una grossa breccia nella sicurezza all’aeroporto di Abidjan».
Negli ultimi anni, tra l’altro, sono stati tanti i clandestini, soprattutto adolescenti provenienti dall’Africa, ritrovati morti di freddo o schiacciati nei meccanismi del carrello di atterraggio. Le temperature, quando si raggiunge la quota di 9mila – 10mila metri d’altezza, scendono al di sotto dei 50 gradi e l’alloggiamento del carrello non è né riscaldato né pressurizzato, da qui il rischio elevato, quasi certo, di perdere la vita.