Papa Francesco è stato ricoverato ieri, domenica 4 luglio, al Policlinico Gemelli di Roma per una stenosi diverticolare sintomatica del colon.

Meglio conosciuta come diverticolite, si tratta di un disturbo digestivo che comporta la formazione di vesciche o sacche nella parete dell’intestino, chiamate diverticoli.

Come riportato dalla Mayo Clinic, «i diverticoli sono piccoli sacchetti rigonfi che possono formarsi nel rivestimento del sistema digestivo. Di solito si trovano nella parte inferiore dell’intestino crasso (colon). I diverticoli sono comuni, soprattutto dopo i 40 anni, e raramente causano problemi».

SINTOMI

Quando una o più sacche si infiammano e in alcuni casi si infettano, la condizione è nota come diverticolite. Per quanto riguarda i sintomi, i principali sono il dolore, che può essere costante e persistente per diversi giorni e solitamente si avverte nella parte inferiore sinistra dell’addome.

Tuttavia, a volte il dolore può essere più grave nell’addome inferiore destro, specialmente nelle persone di origine asiatica. Altri sintomi sono nausea e vomito, febbre, costipazione o, meno comunemente, diarrea.

La diverticolite aumenta con l’età, essendo rara nei soggetti di età inferiore ai 40 anni, interessando un terzo degli ultrasessantenni e più della metà di quelli con più di 80 anni. Papa Francesco, per l’appunto, ha 84 anni.

La malattia diverticolare del colon è stata considerata una malattia tipica della civiltà occidentale, messa in relazione con il cambiamento dietetico osservato nei paesi europei, negli Stati Uniti, in Canada e in Australia, in cui le diete ricche di vegetali le fibre sono state sostituite da carboidrati raffinati, carni, ecc., e in generale da diete povere di fibre.

TRATTAMENTO

Come spiega la Mayo Clinic, la diverticolite lieve può essere trattata con il riposo, cambiamenti nella dieta e antibiotici. Invece, la diverticolite grave o ricorrente può richiedere un intervento chirurgico, come nel caso di Papa Francesco.

FATTORI DI RISCHIO

I fattori di rischio sono l’invecchiamento, l’obesità, il fumo, la mancanza di esercizio fisico, una dieta ricca di grassi animali e povera di fibre e alcuni farmaci, come l’ibuprofene o il naprossene sodico.

COMPLICAZIONI

Nel 25% dei casi, la diverticolite può complicarsi e causare un ascesso, che si verifica quando il pus si accumula nelle sacche; può anche causare un blocco nell’intestino causato da tessuto cicatriziale; un dotto anomalo (fistola) tra sezioni dell’intestino, o tra l’intestino e altri organi e persino una peritonite, che può verificarsi se una sacca infetta o infiammata si rompe e versa il contenuto intestinale nella cavità addominale.